Giovedì 25 Aprile 2024

Stati Generali, Conte ai sindacati: "Decreto per altre 4 settimane di Cig"

Piano rilancio tra digitale, infrastrutture e ambiente. Il premier ringrazia Colao e la task force. "Il Paese lo rilanciamo se lavoriamo tutti insieme". Bonomi: "Governo non presenta piano dettagliato, lo faremo noi".

Il premier Giuseppe Conte (Ansa)

Il premier Giuseppe Conte (Ansa)

Roma, 15 giugno 2020 - Sono nove i capitoli del piano di rilancio messo a punto dalla Presidenza del Consiglio e presentati oggi nella seconda giornata degli Stati Generali in programma a Villa Pamphili. L'idea è quella di "un Paese completamente digitale", ma anche di un "tessuto economico più competitivo e resiliente" per imprese e lavoro, che passa attraverso l'ambiente, le infrastrutture, la ricerca, il sostegno alle filiere produttive, un ordinamento giuridico "più moderno e attratente" e anche "un'Italia più equa e inclusiva". 

Questa mattina, all'apertura dei lavori, il premier Giuseppe Conte ha ringraziato Vittorio Colao e la task force per il lavoro svolto. "Un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell'elaborazione del piano di governo", ha detto il presidente del Consiglio. Colao ha introdotto il suo intervento con il ringraziamento al presidente Conte, a tutta la squadra di ministri e agli uffici per "la proficua collaborazione di queste settimane".

Sulle opposizioni, il premieri Conte: "Il Paese lo rilanciamo se lavoriamo tutti insieme, noi, voi, tutte le forze produttive e sociali, le migliori del Paese, anche le opposizioni. E vi assicuro che dopo che termineremo questa settimana insisterò testardamente per avere un confronto con i rappresentanti delle opposizioni". 

Conte e i sindacati

Il premier ha quindi incontrato i sindacati. "L'obiettivo del governo è garantire la Cig a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario in questa fase . Per questo abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un Cdm a margine degli incontri, grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di Cig potranno chiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate dal dl rilancio", ha assicurato Conte ai leader di Cgil, Cisl e Uil. Inoltre il premier ha spiegato che il governo ha "in cantiere progetti specifici: la riforma e la semplificazione degli ammortizzatori sociali, la rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno, il rinnovo della disciplina della Naspi".

"La riforma degli ammortizzatori sociali è una assoluta priorità. Bisogna mettere ordine agli strumenti esistenti prevedendo misure meno passive", ha ribadito il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, elencando alcuni altri obiettivi per il rilancio del Paese come, ad esempio, le misure per incentivare l'inserimento lavorativo di giovani e donne.

Conte ha anche spiegato che "le mission sul tema del lavoro sono il sostegno alle transizioni occupazionali, la tutela del reddito dei lavoratori, la promozione della qualità del lavoro". "La tutela del reddito dei lavoratori dovrà essere articolata in molteplici progetti: l'istituzione di un salario minimo nel Paese, la lotta senza quartiere alla contrattazione pirata, la detassazione dei rinnovi contrattuali, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l'incentivazione del welfare contrattuale", ha aggiunto. 

A proposito di Cig, al 14 giugno l'Istituto ha sostanzialmente completato il pagamento delle integrazioni salariali a favore dei lavoratori contenuti nelle denunce (SR41) regolarmente presentate dalle aziende fino al 31 maggio scorso. Nello specifico, per 2.314.435 lavoratori, su un totale di 2.343.389, sono state completate le relative procedure di liquidazione per un totale di quasi 4,2 milioni di pagamenti in termini di prestazioni mensili riferite alle domande pervenute entro maggio.

Bonomi

Durante un incontro con la stampa esterna, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, attacca: "Mi sarei aspettato che, con le convocazioni a Villa Pamphili, il Governo presentasse un piano ben dettagliato, con un cronoprogramma, con gli effetti attesi, in quanto tempo, gli effetti sul Pil. Questo piano non l'ho visto, sarei curioso di leggerlo". E aggiunge: "Noi ci crediamo, noi non molliamo e ci impegneremo affinchè questo paese possa esprimere quelle potenzialità che gli hanno permesso di essere un grande paese trasformatore, di essere il secondo esportatore dopo la Germania e di poter mettere in campo quel modello, come la Germania, di rapporto tra istituzioni e parti sociali che ha consentito di mettere in campo 15 pagine (di piano di rilancio, ndr) e un bazooka di 120 miliardi per rilanciare l'economia". Sulla questione è intervenuto in risposta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Non si dica che il Governo non ha elaborato un piano". E ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di suggerimenti e idee su progetti concreti. Se Confindustria ha raccolto l'invito del governo nel modo più giusto ben vengano, li attendiamo. La considero una competizione virtuosa". 

Azzolina sulla scuola

Durante il confronto con i sindacati, è intervenuta anche Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, indicando le priorità di investimento per il rilancio della scuola. "Dobbiamo imparare dall'emergenza e saper progettare. Non serve un'altra riforma della scuola, ma le criticità di questo periodo ci dicono su cosa dobbiamo investire. Innanzitutto, sulla riduzione del numero degli alunni per classe: servirà anche a combattere la piaga della dispersione scolastica. Poi sull'innovazione didattica, sfruttando le potenzialità del digitale, non a distanza ma in classe. Sono d'accordo con Landini sulla formazione del personale: credo debba essere strutturale e obbligatoria. Serve personale preparato, formato e, di conseguenza, anche più pagato. Dobbiamo rilanciare la mobilità europea degli studenti anche nella scuola secondaria. E, infine, valorizzare l'istruzione tecnica e professionale, che non è di serie B e gli Istituti tecnici superiori post-diploma. Sono interventi profondi. Non banali. Serviranno tempo e pazienza per vedere i risultati, ma sono obiettivi comuni e del tutto raggiungibili, con la collaborazione di tutti". 

I contenuti del piano di rilancio

UN PAESE DIGITALE - Il capitolo prevede una 'rete nazionale unica in fibra ottica' e la 'rete 5G', ma anche voucher per famiglie e imprese finalizzati a superare il digital divide, una rete unica per le cosiddette 'aree bianche (nelle quale non è conveniente investire per un privato. ndr) e internet ultraveloce nelle aree rurali per sviluppare l'agricoltura 4.0. Investimenti anche nel settore della robotica, dell'intellicenza artificiale e nella cybersicuriti. 

INFRASTRUTTURE PIÙ VELOCI ED EFFICIENTI - Le proposte di questo capitolo sono divise a loro volta in 5 mini-piani. È previsto il completamento della rete ferroviaria e stradale (dall'alta velocità al potenziamento del trasporto regionale), la creazione di smart districts sugli snodi come porti e aeroporti; la modernizzazione della rete idrica con un piano dighe; il rilancio dell'edilizia urbana e rurale, con "rafforzamento del bonus per il verde urbano privato" e anche il potenziamento dell'edilizia penitenziario; il rilancio dell'impiantistica sportiva.

UN PAESE VERDE E SOSTENIBILE - Sono previsti: investimenti per la transizione energetica, anche con la creazione di un parco solare in Italia e bonus per l'installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici produttivi agricoli; lo sviluppo dell'economia circolare e della green economy, la mobilità dolce (progetto 'Italia in bici'), bonifiche e anche interventi sul rischio idrogeologico.

IMPRESE E LAVORO - Per le imprese arriva la conferma del piano 4.0 che viene rafforzato attraverso anche incentivi per i grandi progetti di automazione, intelligenza artificiale, blockchain oltre alla formazione per riqualificare i lavoratori, un sostegno all'export italiano e il cosiddetto reshoring per il rimpatrio delle attività produttive nel Paese. Per i lavoratori è invece prevista la tutela del reddito (con detassazione dei rinnovi contrattuali, lotta alla contrattazione pirata, incentivi al welfare contrattuale, la promozione dei contratti di secondo livello) e anche alla qualità dell'occupazione che guardi alla rimodulazione dei tempi, l'eliminazioni delle forme più precarie, la cogestione dei lavoratori nell'azienda, la staffetta generazionale.

LE FILIERE PRODUTTIVE - Turismo, auto, patrimonio artistico, pesca-agricoltura e acciaio sono i cinque settori sui quali si concentra l'attenzione di piani di sostegno alle filiere. Per il turismo è previsto anche un tax crediti per l'ammodernamento delle struture alberghiere, un progetto di riqualificazione dei borghi e un piano agriturismo 4.0. Per l'auto incentivi e regolamenti per un passaggio piuù rapido a veicoli meno inquinanti e il sostegno a ricerca su batteria e propulsioni alternative.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Le parole chiave sono sburocratizzzione e dititalizzazione. È previsto anche l'acquisto centralizzato dei beni e servizi Itc e un piano di rafforzamento delle competenze.

SCUOLA E RICERCA - È un piano ricco quello previsto per scuola e ricerca, che punta non solo all'adeguamento delle strutture e all'e-learning - tanto usato durante il periodo del lockdown - ma anche progetti per avvicinare la ricerca all'impresa e progetti per adeguare le competenze alle esigenze dell'economia e della società, guardando al digitale e all'ambiente.

LA GIUSTIZIA E IL FISCO - È questo il capitolo delle riforme che servono anche a rendere l'Italia più attrattiva. Oltre alla riforma del Codice Civile, che è già all'esame del Parlamento, si guarda alla riforma della giustizia, del diritto societario e alla riorganizzazione della disciplina del codice dello sport. È indicato solo il titolo per la 'riforma fiscale e lotta all'evasione fiscale'.

UN'ITALIA PIÙ EQUA E INCLUSIVA - Dal rafforzamento della sanità del territorio al sostegno alla genitorialità, con l'arrivo di un assegno unico universale per i figli e aiuti anche per l'educazione, dall'empowerment femminile, al piano per il Sud 2030: è questo il capitolo che guarda con attenzione alle persone e anche al futuro con l'impegno anche per i giovani, con finanziamenti per progetti e l'arrivo di piattaforme di orientamento.