Giovedì 18 Aprile 2024

Figlio 'assunto' alla Camera, sottosegretario Rossi rimette le deleghe dopo video Iene

Il giovane è un collaboratore del deputato Mario Caruso. Ma Rossi attacca: "Accuse infondate e lesive della mia persona". Boldrini: inaccettabile, valuterò iniziative

Il sottosegretario Domenica Rossi in un momento dell'intervista delle Iene (Ansa)

Il sottosegretario Domenica Rossi in un momento dell'intervista delle Iene (Ansa)

Roma, 3 ottobre 2017 - Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha rimesso le proprie deleghe dopo un servizio della trasmissione tv Le Iene da cui emergerebbe che un parlamentare - il deputato Mario Caruso (democrazia solidale centro democratico) - avrebbe formalmente assunto il figlio del sottosegretario, che non si presenterebbe mai al lavoro, per fargli un favore, e che lo stipendio in realtà gli arriverebbe dal padre. "Sono accuse infondate e lesive della mia persona", afferma Rossi. "Insinuazioni che infangano, ancora una volta, la mia reputazione. Mio figlio ha un regolare contratto di assistente parlamentare con un deputato della Camera. Il documento, consultabile, conferma l'assenza di un rapporto di dipendenza dal mio ufficio contrariamente a quanto riportato nel servizio. Un incarico di natura fiduciaria che non prevede vincoli di orario lavorativo e anche per questo con una minima retribuzione".

ROSSI SI DIFENDE - "In ogni caso - aggiunge Rossi - al fine di non coinvolgere l'Amministrazione che rappresento e per svolgere ogni azione in piena libertà e con maggiore serenità, ho deciso di rimettere le deleghe conferitemi dal Ministro della Difesa". "Con questa iniziativa - prosegue il sottosegretario - voglio fare chiarezza per evitare che queste informazioni siano strumentalizzate: le spese relative ai collaboratori sono rendicontate, e questo basta per dimostrare da chi realmente dipende l'impiegato e viene retribuito". E ancora: "Ho dato mandato a uno studio legale al fine di tutelare l'immagine mia e di mio figlio ed esaminare la possibilità di contestare le accuse che mi sono state rivolte nelle opportune sedi legali". Il servizio delle Iene riguarda la denuncia di una giovane assistente parlamentare che sostiene di lavorare senza contratto e senza retribuzione da un anno e mezzo per il deputato Caruso.

LA PORTABORSE, DALLO STAGE ALLE AVANCE - Nell'intervista a Le Iene la ragazza (volto oscurato e nome sconosciuto) racconta di aver cominciato con uno stage di tre mesi e di essere andata avanti da allora senza retribuzione, subendo anche qualche avance sessuale. "Una sera, al ristornate, l'onorevole mi ha fatto capire che se fossi andata al letto con lui mi avrebbe aiutato". La ragazza mostra anche un messaggino inviatole dal deputato qualche giorno dopo, a mezzanotte: "Sono a casa, valuta te cosa fare".

La ragazza ha anche registrato un suo colloquio con il deputato. "Non è che se ti avessi detto di sì mi avresti dato il lavoro?". "No, quelle sono cose separate e distinte", la replica di Caruso.

Riguardo al figlio del sottosegretario Rossi, il deputato Caruso - sempre a telecamera nascosta - spiega che lo avrebbe assunto per fare "una cortesia" al padre perché lui non poteva assumerlo direttamente e che comunque "lo paga il padre". Pressato dalle Iene, il deputato Caruso nega di aver chiesto alla sua collaboratrice prestazioni sessuali, sostiene che la ragazza ha fatto solo uno stage di tre mesi e dice di aver assunto il figlio del sottosegretario Rossi dopo aver fatto "una valutazione delle sue capacità".

BOLDRINI: VALUTERO' INIZIATIVE - E la vicenda diventa immediatamente politica. "La situazione messa in evidenza dal servizio delle 'Iene' è inaccettabile - tuona la presidente della Camera Laura Boldrini - La violazione dei diritti di un lavoratore o di una lavoratrice è grave sempre, ma lo è ancor più se a rendersene responsabile è chi siede in Parlamento". La Boldrini annuncia che chiederà "al Collegio dei Questori una approfondita ricostruzione dell'accaduto, per valutare eventuali iniziative da assumere". 

M5S: ROSSI SI DIMETTA - E arriva anche l'affondo del Movimento Cinque Stelle. "Qui siamo di fronte a un presunto, e ripetuto, caso di favoritismo e clientelismo, a spese peraltro dei cittadini - scrivono in una nota congiunta, i parlamentari grillini delle Commissioni Difesa di Camera e Senato - Rossi non deve rimettere le deleghe, ma deve dimettersi immediatamente e lasciare l'incarico di sottosegretario".