Giovedì 5 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Antonella Giuli risponde a Report: “Non lavoro per Fratelli d’Italia, il mio tempo libero con mio figlio gravemente malato”

La sorella del ministro della Cultura si difende in una lettera: “Costretta a rivelare verità dolente. Io al servizio di Arianna Meloni? Tesi manipolatoria. Morbosità dei media”. La replica del programma

Antonella Giuli (da Facebook)

Roma, 3 novembre 2024 – "Il mio tempo libero lo passo con mio figlio gravemente malato”. Antonella Giuli, sorella del neo ministro della Cultura in poco tempo al centro di una sfilza di polemiche, ha deciso di replicare alle accuse mosse dalla trasmissione Report, nel servizio che andrà in onda stasera.

Secondo le indiscrezioni della seconda puntata della trasmissione di Sigfrido Ranucci che mette ancora al centro le ‘vicende’ in qualche modo legate al ministero che sembra non trovare pace, Antonella Giuli, assunta come addetta stampa della Camera dei deputati a 120mila euro all’anno, trascurerebbe il suo incarico per dedicarsi alla comunicazione di Fratelli d’Italia, in nome dell’amicizia che la lega alla sorella della premier, Arianna Meloni.

“Si può costringere una donna, una madre, una professionista che gode della stima dei suoi datori di lavoro a rivelare la verità dolente di una vita privata funestata dalla malattia d’un bambino di 7 anni irreversibilmente malato? In Italia, oggi, evidentemente sì. E vengo al punto”, inizia così la lettera della sorella del ministro. 

"​Preceduto dalla grancassa mediatica e intimidatoria affidata a un sito di gossip (a volerne dir bene), la trasmissione 'Report' di Sigrifido Ranucci si appresta questa sera a mandare in onda un servizio nel quale verrebbe costruito un teorema che reputo per lo meno manipolatorio, se non pure falso e diffamante: Antonella Giuli, la sottoscritta, 'ci risulta lavora per Fratelli d'Italia e che in ufficio non ci va mai'; in più, durante il fine settimana, lavorerebbe per Fratelli d'Italia in palese conflitto con le regole cui è sottoposta per contratto. Proprio così afferma l'inviato di 'Report' Giorgio Mottola - 'ci risulta che lei lavora per Fratelli d'Italia e che in ufficio non ci va mai' - incalzandomi all'uscita dalla Camera dei deputati, presso la cui Presidenza lavoro in qualità di addetta stampa, assieme ad altri colleghi. Sottotraccia, ma non poi troppo, la tesi di 'Report' è forse che io diserti il mio posto di lavoro per mettermi al servizio di Arianna Meloni, cui mi lega un rapporto limpido e pubblico di amicizia personale, fondato (perché negarlo?) su un passato di comune militanza nella destra partitica italiana e testimoniato da scatti fotografici e riprese video delle quali non mi vergogno, anzi", rimarca la sorella del ministro della Cultura.

"Il teorema", prosegue Giuli, "è facilmente smentibile dai diretti interessati; a cominciare da chi, ai vertici del secondo ramo del Parlamento, ha potuto verificare e apprezzare quotidianamente l'abnegazione e la disponibilità con cui onoro il mio impegno professionale (la mansione affidatami sin da subito è stata la gestione delle numerosissime conferenze stampa quotidiane organizzate da tutti i gruppi politici a Montecitorio)".

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"Ma c'è qualcosa di peggio, qualcosa di più limaccioso e insinuante nelle domande di 'Report': che cosa fa Antonella Giuli durante il fine settimana? Lavora forse per Fratelli d'Italia? Ho risposto in modo sincero e preciso a quella domanda: vivo il tempo liberato dal lavoro come meglio credo; e cioè, salvi rarissimi casi, con la mia famiglia. Tanto ovvia è stata la mia risposta, quanto è lecito il mio dubbio che tale risposta verrà mandata in onda da 'Report' e, ove ciò accadesse, inquadrandola nel giusto contesto, oltreché nel rispetto del mio diritto alla privacy che non è diverso da quello di ciascun cittadino italiano", è ancora la lettera pubblica della giornalista.

"Questo dubbio, appunto, mi induce a rendere pubblica una verità che io e mio marito avremmo voluto proteggere nel più stretto e amorevole riserbo: i miei fine settimana, i miei pochi attimi di libertà strappata alla vita sociale giornaliera, ma soprattutto le mie notti e i miei tormentati pensieri sono dedicati al mio dovere di madre di due bimbi piccoli uno dei quali, Giulio, affetto da una grave patologia curabile ma non guaribile, tale da rendere necessario il contributo della legge 104 art.3 comma 3. Ecco perché, come tutti gli altri addetti stampa sanno, all'alba sono dispensata dalla selezione della rassegna stampa cui si dedicano i miei generosissimi colleghi: devo preparare mio figlio e portarlo a scuola, dove è atteso da un'ammirevole maestra di sostegno", prosegue la giornalista.

"Era necessario", si chiede Giuli, "che mi spingessi a tanto? Sì e no, considerando il clima di attenzione (aggressione?) mediatica cui vengo sottoposta con crescente morbosità; forse, anche, in quanto sorella d'un ministro della Repubblica... Ma la vera domanda che mi pongo, che vi pongo, è un'altra: è giusto o no che oggi mi ritrovi in questa condizione? Nella condizione di dover giustificare a cielo aperto il diritto, riconosciutomi dalla legge, di accudire il mio intraducibile dolore personificato in Giulio? Un giorno, se la malattia glielo consentirà, mio figlio verrà a conoscenza di tutto questo e me ne chiederà conto, ce ne chiederà conto. Io so già che cosa rispondergli. 'Report' e tutti coloro che hanno contribuito ad alimentare questi falsi teoremi, che risposta hanno, posto che ne abbiano una?", conclude la sorella del ministro della Cultura. 

La replica di Report

In merito a quanto anticipato da Antonella Giuli, ‘Report’ ribadisce che non ha alcuna morbosità nei suoi confronti, né nei confronti del fratello Ministro. Non è neppure vero che è accusata di essere assente sul lavoro", precisa, dal canto suo, la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci sul proprio sito. "L'inchiesta a firma del nostro Giorgio Mottola – spiega Report – documenta Antonella Giuli, pur essendo stata assunta per chiamata diretta presso l'ufficio Stampa della Camera dei Deputati, come altri colleghi di altri partiti, abbia continuato a occuparsi di comunicazione in favore di Fratelli d'Italia e in particolare di Arianna Meloni. Circostanza espressamente vietata dal suo contratto, che richiedere l'esclusività e vieta ogni attività politica. Nessuno ha contestato ad Antonella Giuli il fatto di essere vicina ai suoi figli, ci mancherebbe. Qualsiasi speculazione giornalistica su questo tipo di interpretazione è puro sciacallaggio".

La nota di fratelli d’Italia

"Completamente falso che Antonella Giuli abbia lavorato per la nostra comunicazione dopo essere stata assunta alla Camera dei deputati". È quanto riferisce una nota di Fratelli d'Italia sul caso della sorella del ministro. "Chiunque racconti o faccia intendere diversamente – prosegue il comunicato - sta consapevolmente diffondendo informazioni non veritiere a scopo diffamatorio"