Mercoledì 24 Aprile 2024

Sondaggi elettorali, giallorosse le città sopra i 60mila abitanti. Le più piccole a destra

La rilevazione a cura di Noto Sondaggi ed EMG Acqua mostra le "due Italie" e le differenti intenzioni di voto tra piccoli e grandi comuni

Sondaggi elettorali

Sondaggi elettorali

Roma, 15 novembre 2019 - Una riIevazione a cura di Noto Sondaggi ed EMG Acqua mostra le "due Italie". A commissionare il sondaggio politico è ASMEL - l'Associazione che rappresenta quasi 3000 Comuni del Belpaese -  la gran parte con meno di 60 mila abitanti.

SONDAGGI ELETTORALI - I partiti di governo si affermano nei comuni medio grandi, mentre il centrodestra in quelli più piccoli. Nei Comuni con oltre 60 mila abitanti, la coalizione governativa raccoglie il 49,9 per cento dei consensi, che crollano di oltre 8 punti, al 41,3 per cento, in quelli sotto questa soglia. E' proprio nelle realtà più piccole che il centrodestra si afferma con il 52,1 per cento delle intenzioni di voto, che scendono al 43,5 per cento nei comuni più grandi.

LE ECCEZIONI - Unici partiti con percentuali identiche nei comuni piccoli e grandi sono il PD con 18,7 e FdI con 6,6, mentre le differenze più marcate sono quelle della Lega che perde 7 punti nel confronto tra comuni piccoli (35,6) e grandi (28,6) e Italia Viva, che al contrario raddoppia la percentuale nei grandi (9,0) a confronto con i piccoli (4,7).

GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA - L'Associazione ha anche affidato alla CGIA di Mestre uno studio sui bilanci dei comuni differenziato per classe demografica. Dal quale emerge che in questa classe demografica le spese dei municipi sono mediamente pari 392 euro per abitante, a fronte di una spesa media di quelli più grandi pari a 675 euro, con incremento del 72%. La spesa complessiva dei comuni sotto i 60 mila abitanti è pari al 60% della spesa totale dei comuni, malgrado vi risieda il 70% della popolazione italiana. "Emergono differenze evidenti sia nelle intenzioni di voto che nella gestione della cosa pubblica - sostiene Francesco Pinto, segretario generale di ASMEL - tra comuni medio piccoli, e comuni più grandi. Al di là delle scelte politiche, che cambiano tanto velocemente, ciò che balza all'occhio è la forte differenziazione tra due Italie. Quella 'minore', dove pure vive la maggior parte degli italiani, che si sente poco ascoltata a Roma, e quella 'maggiore' dove scema il 'controllo civico' dei cittadini, tipico dei comuni di minore dimensione".