Mercoledì 24 Aprile 2024

Nomine Regione Sardegna, Solinas rinviato a giudizio per abuso d'ufficio

Né il governatore né il suo avvocato hanno commentato la conclusione dell'udienza preliminare, riguardo le nomine di due direttori generali dell'amministrazione regionale

Christian Solinas

Christian Solinas

Cagliari, 3 ottobre 2022 - Christian Solinas, il governatore della Sardegna, è stato rinviato a giudizio dalla gup di Cagliari Ermengarda Ferrarese, su richiesta del pm Andrea Vacca, nell'ambito dell'inchiesta sulle nomine di due direttori generali dell'amministrazione regionale: Silvia Curto alla presidenza e Antonio Pasquale Belloi alla Protezione civile. Quando la Gup si è ritirata per decidere sull'eventuale rinvio a giudizio, Solinas ha lasciato il palazzo di Giustizia, senza rilasciare alcun commento e non ha più fatto ritorno. E dopo la lettura della decisione anche il suo legale, Salvatore Casula, ha preferito non dire nulla, andando via dal Tribunale.

Solinas è accusato di abuso d'ufficio e il processo inizierà il 15 dicembre. La stessa giudice ha condannato a 2 anni e 8 mesi la capo di gabinetto della presidenza della Regione, Maria Grazia Vivarelli, che aveva scelto di essere giudicata col rito abbreviato (infatti il pm Vacca aveva sollecitato una condanna a due anni e dieci mesi).

È stata, invece, rinviata al prossimo 10 novembre l'udienza nei confronti dell'assessora regionale degli Affari generali, Valeria Satta, che deve rispondere di abuso d'ufficio e tentata concussione. Satta oggi era assente in aula per un'indisposizione del suo avvocato difensore Massimiliano Ravenna. 

Si è conclusa così l'udienza preliminare che era stata rinviata più volte per le ripetute assenze in aula dello stesso Solinas. Il suo avvocato difensore aveva presentato per ben cinque volte il legittimo impedimento in quanto, in occasione delle precedenti udienze, il presidente della Regione sarda era sempre stato impegnato in incontri istituzionali. Nella sua lunga requisitoria, oggi il pm Vacca ha ripercorso le varie tappe dell'inchiesta, soffermandosi sulle figure dei tre indagati e sollecitando il rinvio a giudizio del governatore e la condanna del suo capo di Gabinetto. La vicenda risale al 2019. Gli accertamenti della Procura erano nati dalla decisione di nominare alle direzioni generali l'avvocata Curto e l'ingegnere Belloi, una scelta che aveva fatto scattare polemiche e proteste da parte anche dei sindacati dei dirigenti regionali che contestavano l'assenza di titoli sufficienti a ricoprire l'incarico. Sulla vicenda era stato anche depositato un ricorso al Tar della Sardegna ed era stata poi emanata una legge regionale, la 25 del 2019, composta da soli tre articoli che il Consiglio aveva approvato il 23 dicembre 2019. Con quella norma, secondo l'accusa, si sarebbe cercato di 'sanare' la nomina dei dirigenti esterni.