
Il neoeletto Segretario Nazionale di Forza Italia Giovani Simone Leoni (Ansa)
Roma, 6 giugno 2025 – Il generale Roberto Vannacci mette zizzania tra padre e figlio. Dove il figlio (più celebre del genitore) è il neo segretario dei Giovani di Forza Italia, Simone Leoni, che ha apertamente attaccato l'eurodeputato e vicesegretario della Lega. "Ci sono generali a capo di un'armata per il bene del prossimo e ci sono quelli che scelgono di essere generali della codardia e della discordia per mero calcolo politico", ha detto il 24enne esponente azzurro. Parole applauditissime lo scorso 31 maggio al congresso che lo poi eletto come segretario, ma che non sono piaciute al padre Silvio. "Vergognati, sei l'ultimo che può dare del codardo al generale Roberto Vannacci. Hai usato lo stesso metodo che un traditore usò contro Berlusconi", tuona oggi Leoni senior in una lettera, ospitata dal quotidiano Il Tempo, in cui manifesta "tutto il mio sdegno" per queste affermazioni.
La lettera aperta contro il figlio
Silvio Leoni ricorda alcuni trascorsi con Vannacci, conosciuto "giovane tenente Incursore nel 1993 in Somalia". Con lui, racconta, "ho vissuto esperienze di autentica solidarietà in un contesto difficilissimo e pericoloso. E Vannacci era lì, nelle pattuglie a lungo raggio, rischiando la vita ogni giorno. Insomma - sottolinea - so bene chi è Vannacci e chi sono i ragazzi in divisa che, con lui, hanno rappresentato Oltremare l'Italia in divisa. A loro miei fratelli paracadutisti, sono profondamente legato. Ed è anche per questo che le gravissime parole di mio figlio mi hanno oltremodo ferito e disgustato". "La Lealtà, Simone non è un optional per un Uomo. Sei stato sleale accoltellando alle spalle un alleato. Gli hai addebitato, falsamente, pensieri contro disabili, gay e neri che lui non ha mai – e sottolineo mai – espresso", continua Leoni padre citando "nonna Gloriana", il "testamento spirituale" lasciato al nipote, il "cartiglio dello Stemma di Famiglia c’è inciso il motto 'Pro Deo et Patria'". “Prima o poi la contraddizione fra il tuo agire e l'educazione che ti discende dalla Famiglia Leoni ti costringerà inevitabilmente a guardarti allo specchio. E non sarà un bel momento", avverte. Per concludere: "Tu non sei degno, Simone, neanche di spolverare gli anfibi al Generale Vannacci".
Il grazie di Vannacci
Inevitabile il grazie dello stesso Vannacci. "Caro Silvio, da padre la ringrazio per le sue parole e mi rendo conto quanto possa esserLe pesato esprimersi apertamente sulla vicenda – scrive sui social l’autore di ‘Il mondo al contrario’ –. Suo figlio è un ragazzo e, proprio dai passi falsi si impara a diventare uomini. Sono convinto che avendo alle spalle una guida come la Sua e una famiglia dai valori solidi e corroborati diventerà un ottimo politico". E ancora: "I giovani sono il nostro futuro ed è nostro dovere responsabilizzarli e spronarli affinché si spendano per la nostra collettività accettando anche qualche sbavatura nel loro percorso", "Come Lei sa bene, l'importante non è cadere, ma rialzarsi più forti di prima", conclude l'europarlamentare leghista.
La replica di Simone Leoni
A breve giro di posta, però, arriva anche la risposta di Simone Leoni. Secca. Rivolta all’uomo. Chiamato per nome e cognome, mai papà. "Pur avendo sofferto molto, ancora oggi non provo rancore per Silvio Leoni, con il quale non ho condiviso nulla dei miei 24 anni di vita – dice il giovane politico forzista –. E lo perdono per avermi attaccato senza conoscere davvero me e i miei valori. Sono cresciuto senza di lui, ma con l’amore di una famiglia che mi ha voluto bene e che mi ha insegnato i valori cristiani del rispetto, della dignità e della centralità della persona. Vado avanti a testa alta, con la forza delle mie idee. Sempre da uomo libero".