Chi è Sergio Costa, il generale che Di Maio vuole ministro

Di Maio ha indicato l'alto ufficiale dell'Arma dei Carabinieri come possibile ministro dell'Ambiente in caso di governo 5 Stelle. Napoletano, classe 1959, ha scoperto la cosiddetta Terra dei Fuochi Chi è Lorenzo Fioramonti, l'economista che Di Maio vuole ministro dello Sviluppo

Sergio Costa, Ambiente

Sergio Costa, Ambiente

Roma, 25 febbraio 2018 - Il generale di Brigata dell'Arma dei Carabinieri Sergio Costa sarà il prossimo ministro dell'Ambiente, in caso di governo 5 Stelle. Lo ha annunciato Luigi Di Maio a Lucia Annunziata a 'In 1/2 ora in più' su Rai Tre, specificando via Facebook che si è distinto "nel contrasto alle ecomafie e al clan dei Casalesi". Il generale, "da servitore dello Stato", si è detto disponibile a ricoprire l'eventuale incarico. Ma qual è il curriculum di Sergio Costa?

Napoletano, classe 1959, laureato in Scienze Agrarie con master in Diritto dell'Ambiente, Costa è stato comandante regionale del Corpo forestale dello Stato  in Campania fino allo scioglimento del corpo a fine 2016. La sua inchiesta più famosa è stata la scoperta della cosiddetta Terra dei Fuochi, la discarica di rifiuti più pericolosa d'Europa a Caserta. "Ha anche scoperto la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio - ha spiegato Di Maio via Facebook - e ha operato in indagini internazionali nell'ambito di traffico illecito di rifiuti nocivi. Infine ha collaborato con la Direzione nazionale antimafia nello svolgimento di analisi investigative ambientali sull'intero territorio nazionale".

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Sul sito dell'Arma dei carabinieri sono allegati anche gli emolumenti complessivi percepiti a carico della finanza pubblica. Dalla tabella si evince che il suo reddito imponibile nel 2016, al lordo di Irpef e contributi, è stato di 109.767,62 euro, pari a 56.256,47 euro di reddito netto.  Sempre dal sito dei Carabinieri, in data 17 gennaio 2018,  risulta che il generale nel 2017 non ha assunto nessuna carica presso Enti pubblici o privati, né altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica. 

Molto critico sullo smantellamento del Corpo forestale, in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno del 31 marzo 2015  dichiarò che è "folle sciogliere il corpo forestale". E rivelò anche che dopo l'annuncio, "personaggi vicini alle ecomafie operanti tra Napoli e Caserta hanno acquistato dolci e spumante per festeggiare la notizia...".