Mercoledì 24 Aprile 2024

Seggiolini antiabbandono, via libera dal Consiglio di Stato

Parere favorevole, ma occorre "risolvere le incongruenze". Esultano i 5 stelle: "Norma di civiltà"

Seggiolino per auto (Ansa)

Seggiolino per auto (Ansa)

Roma, 27 settembre 2019 - A una settimana dall'ultima, straziante tragedia di un bimbo morto perché dimenticato in auto sotto il sole, il Consiglio di Stato ha dato via libera al parere richiesto dal Ministero delle Infrastrutture sul decreto che definisce le caratteristiche tecniche dei seggiolini antiabbandono - detti anche salva-bebè - introdotti con la legge 117 del 2018. Il Consiglio di Stato ha però sollevato una serie di "osservazioni" sul provvedimento.  Nel parere,  si riconosce la correttezza di quanto fatto dal governo, che "ha dato puntuale applicazione alla disciplina europea", ma si chiede di risolvere alcune lacune e incoerenze. Per quanto riguarda ad esempio la relazione sull'impatto che avrà la nuova regolamentazione (Air), il Consiglio definisce "lacunosa" la parte in cui si affronta l'impatto economico che la disciplina stessa ha sugli operatori economici e sui consumatori. Così come è necessario che "siano rese coerenti" le disposizioni relative ai vari tipi di seggiolini antiabbandono.

Il Consiglio indica poi altri due profili su cui è necessario intervenire. "Non è dato comprendere - si legge nel parere - il motivo dell'apparente incongruenza" per cui, mentre il comma 1 dell'articolo 172 del nuovo codice della strada impone di assicurare con i seggiolini i bambini di statura inferiore a m 1,50 e cioè, "secondo comune esperienza di età fino a 10 anni e oltre", il comma 1 bis della legge sui seggiolini antiabbandono prevede l'obbligo solo per i bambini di età inferiore a 4 anni. "Andrebbe sicuramente rimossa l'incongruenza della disposizione legislativa" dice il Consiglio di Stato, che poi invita il governo a rivedere per via legislativa il termine del 1 luglio 2019 - dunque già scaduto - entro il quale il mancato uso dei seggiolini è soggetto a sanzione.

M5S: "E' una norma di civiltà"

In una nota i portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Trasporti alla Camera dichiarano: "L'obbligo di usare un sistema di allarme per scongiurare il rischio di dimenticare in auto i nostri piccoli è un passaggio normativo fondamentale, sul quale il MoVimento 5 Stelle si è battuto con forza sin dal primo giorno". E ancora: "Siamo contenti anche che, nelle scorse ore, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli abbia annunciato nuove misure per favorire la diffusione dei dispositivi antiabbandono. La stessa norma prevede l'introduzione di incentivi per l'acquisto di sistemi di allarme per 'chiunque risieda in Italia e trasporti minori fino a 4 anni': questa è la strada giusta per far fare al nostro Paese un necessario passo avanti di civiltà ed evitare che si ripetano altre assurde tragedie".