Domenica 10 Novembre 2024

Scurati alla Buchmesse attacca il governo: “Mai recisi i legami con il fascismo”

Lo scrittore ha presentato alla Buchmesse di Francoforte l’ultimo volume della saga M, che racconta la vita di Benito Mussolini

Lo scrittore Antonio Scurati

Lo scrittore Antonio Scurati

Francoforte, 16 ottobre 2024. “L’estrema destra oggi al potere in Italia e, presto, temo, in Europa, non ha mai reciso i legami con i fascismi novecenteschi da cui proviene”. Lo scrittore Antonio Scurati ha presentato con queste parole “M. L’ora del destino”, il quarto volume della saga che racconta la vita di Benito Mussolini, alla Buchmesse di Francoforte. Parole destinate a far discutere.

La riabilitazione del nazifascismo

“La sostituzione della coscienza storica fondata su verità accertate, terribili verità, con una memoria soggettiva, identitaria, faziosa e polemica è parte integrante del programma di questo potere. La riabilitazione, parziale ma partigiana, del nazifascismo ne consegue. Ne consegue – ha spiegato l’autore - una riscrittura della storia che è negazione della storia. Si tratta, purtroppo, di una concezione del potere che, pur muovendosi entro il perimetro della democrazia, tende per sua storia e natura a disgregare alcuni fondamenti della democrazia liberale. Non tutti, non in un colpo solo, colpo d’accetta, ma molti, un poco ogni giorno, progressivamente e inesorabilmente”.

La censura

Sono queste le cause, secondo lo scrittore, che hanno portato esponenti dell’attuale maggioranza a censurarlo. “Sempre più spesso mi viene chiesto come e perché mi sia trovato in conflitto con il potere politico del mio Paese, censurato, diffamato, attaccato sul piano personale dai massimi rappresentanti del mio Governo e delle istituzioni, bersagliato da violente e infamanti campagne di stampa condotte dai giornalisti di estrema destra su quotidiani e televisioni nazionali di larghissima diffusione. La risposta – ha continuato - sta in ciò che ho detto, nella mia fede nella letteratura, nella conoscenza storica, nella democrazia del romanzo. Io non sono un esponente politico, non sono un attivista (qualunque cosa questa parola equivoca significhi), non uso nemmeno i social (mai). Sono uno scrittore, un romanziere. È la mia attività di intellettuale e romanziere che mi ha condotto a scontrarmi con il potere, non altro. E non è accaduto per caso”.

L’ultimo volume

Scurati ha poi spiegato al pubblico di Francoforte cosa lo abbia spinto a scrivere un romanzo sulla vita di Mussolini e il fascismo. “Credo nella letteratura come forma di conoscenza. E credo nel romanzo come forma democratica di letteratura. Coerente con questa mia duplice fede letteraria, mi sono sforzato di trovare una formula romanzesca che non la tradisse. Ne è venuto fuori ciò che chiamo “romanzo documentario”: rigorosa aderenza ai fatti storici, nessuna libera invenzione funzionale eppure una messa in scena romanzesca che convochi, coinvolga, appassioni e dia accesso alla conoscenza a qualsiasi lettore, a prescindere da età, esperienze di vita o titolo di studio. È probabile che questo sia anche il motivo dell’imprevedibile successo di M.: tutti i lettori si sono sentiti finalmente ammessi alla conoscenza di cosa sia stato il fascismo e ne hanno ricavato una mappa cognitiva per orientarsi in un incerto e minaccioso presente”.

Le anticipazioni

L’autore ha poi spiegato cosa attende i lettori nell’ultimo volume. “Seguendo questi criteri, in questo quarto volume della saga, L’ora del destino, racconto le sciagurate decisioni di Benito Mussolini che trascinarono l’Italia, un nazione totalmente impreparata e un popolo riluttante, nel mattatoio della Seconda guerra mondiale dal lato sbagliato della storia. Racconto ancora una volta da un punto di vista interno al fascismo affinché il lettore possa comprendere quale aberrazione dello sguardo sul mondo abbia condotto gli italiani a combattere su ben 5 fronti di guerra sempre da aggressori, sempre da invasori al fianco degli sterminatori nazisti e sempre da sconfitti. Sono verità amare da masticare, lo so. Ma credo anche che siano conoscenze necessarie”.