Scrutatori elezioni politiche 2018: compenso, scelta, requisiti

Una buona occasione per incassare un'entrata extra, soprattutto se al momento non si ha un lavoro. Negli ultimi anni la corsa all'iscrizione nell'albo degli scrutatori è diventata molto affollata. Tutto quello che c'è da sapere

Elezioni 2018, scrutatori: quello che c'è da sapere (foto Ansa)

Elezioni 2018, scrutatori: quello che c'è da sapere (foto Ansa)

Roma, 7 febbraio 2018 - Partono oggi, in tutt'Italia, le designazioni degli scrutatori per le elezioni politiche 2018 che si terranno il 4 marzo. Per molti, ricoprire il ruolo dello scrutatore - al di là dell'impegno civico, politico e sociale - rappresenta una buona occasione per incassare un'entrata extra, soprattutto se al momento non si ha un lavoro. Negli ultimi anni, infatti, con l'aumento dei disoccupati, la corsa all'iscrizione nell'albo degli scrutatori è diventata molto affollata. Non si tratta più di un ruolo, come in passato, che ambiscono a ricoprire soprattutto gli studenti, per mettere da parte un gruzzoletto per le spese nel tempo libero. Negli ultimi tempi, proprio a causa della presenza di una consistente quota di disoccupati, sempre più Comuni, anziché sorteggiare gli scrutatori, li scelgono in modo soggettivo, dando la preferenza a persone disoccupate, iscritte ai centri per l'impiego e anche ai disabili.

Elezioni 2018, i programmi dei partiti sul lavoro. Il fact checking Come vengono scelti gli scrutatori Gli scrutatori devono essere designati tra il 25esimo e il 20esimo giorno prima della data delle elezioni quindi, in questa tornata elettorale, tra oggi 7 febbraio e il 12. La designazione avviene alla presenza dei membri della Commissione Elettorale Comunale, composta il più delle volte da un assessore e alcuni consiglieri. Gli scrutatori designati ricevono la notifica per via diretta, tramite il messo notificatore. I soggetti scelti possono rifiutare l'incarico solo per cause di forza maggiore e devono comunicarlo entro 48 ore dalla notificazione che può essere ritirata nell'Ufficio Elettorale. In quell'occasione, generalmente, gli scrutatori forniscono il proprio codice bancario Iban che verrà registrato per le successive procedure di accredito del compenso. Il presidente di seggio è invece nominato dalla Corte d'Appello del tribunale, tra gli iscritti all'albo. Requisiti per diventare scrutatore Per poter diventare scrutatore bisogna iscriversi all'apposito Albo, aggiornato annualmente in ogni Comune. L'iscrizione è vincolata al possesso di determinati requisiti: cittadinanza italiana; maggiore età; essere in regola con gli obblighi formativi scolastici; essere iscritti nelle liste elettorali del Comune di residenza e godere dei diritti civili e politici. L'iscrizione all'albo è gratuita. Per avviare la pratica, bisogna presentare un apposito modulo all'ufficio anagrafe del Comune di residenza, di persona o tramite internet (sul portale del Comune) o raccomandata o fax. Una volta iscritti all'albo lo si è per sempre, a meno che non vengano meno i requisiti di iscrizione o se ne richieda la cancellazione.

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A chi è interdetto il ruolo di scrutatore Dalle funzioni di scrutatore sono esclusi i dipendenti del ministero dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti; gli appartenenti a forze armate in servizio; i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti; i segretari comunali e i dipendenti dei Comuni. Infine, gli addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali.

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Composizione della sezione elettorale Ogni sezione elettorale è composta da sei componenti: il presidente, quattro scrutatori e un segretario, quest'ultimo nominato dal presidente tra coloro che abbiano come titolo di studio almeno un diploma di scuola superiore. Attività degli scrutatori: in cosa consiste Lo scrutatore è chiamato alla gestione e controllo del seggio, alla sua costituzione e allestimento, oltre che alla preparazione del materiale elettorale. Durante il voto deve identificare gli elettori, registrando il loro numero di tessera elettorale e timbrandola. Durante lo scrutinio, invece, ha il compito di procedere allo spoglio e al conteggio dei voti e preparare la documentazione necessaria, legata ai voti e agli scrutini. Le persone nominate come scrutatori saranno convocate alle ore 16 di sabato 3 marzo per il tempo necessario ad allestire il seggio (generalmente un paio di ore) e per l'intera giornata di domenica, fino al termine dello scrutinio per le schede della Camera dei deputati e del Senato. I seggi resteranno aperti dalle ore 7 fino alle 23 e le operazioni di scrutinio avverranno alla chiusura dei seggi. Lo spoglio per le elezioni regionali, in Lombardia e Lazio, è previsto per lunedì 5 a partire dalle ore 14. Lo scrutatore, durante la sua attività, è un pubblico ufficiale a tutti gli effetti ed è perseguibile a livello penale in caso di reati collegati alla propria funzione. Il compenso e i permessi degli scrutatori Ogni scrutatore (e segretario) lombardo e laziale percepirà un compenso di 170 euro, in quanto vi saranno da scrutinare 3 schede: Camera, Senato e Regione (il compenso totale è calcolato dalla somma di 120 euro, compenso di base, più 25 per ogni ulteriore scheda oltre la prima). In tutte le altre regioni d'Italia il compenso degli scrutatori sarà di 145 euro, in quanto sono previste due schede: Camera e Senato. Per i presidenti di seggio di Lombardia e Lazio è previsto un compenso di 224 euro, in tutte le altre regioni di 187 euro (in quanto vi saranno solo due schede). Il compenso di base per i presidenti è, infatti, di 150 euro più 37 per ogni scheda oltre la prima. Il compenso ricevuto per l'attività di scrutatore non costituisce reddito e non va dichiarato. Lo scrutatore, qualora sia un lavoratore dipendente, ha diritto a un giorno di riposo retribuito per la giornata in cui ha svolto l'attività nel seggio elettorale. Se è stato impegnato con le elezioni per più giorni, ha diritto a equivalenti giornate di permesso retribuite. Lo scrutatore, infine, può votare nel seggio in cui lavora anche se non è quello indicato nella sua scheda elettorale.