Venerdì 16 Maggio 2025
ANTONIO TROISE
Politica

Scontro Conte-industriali: "Capitalismo infetto". Il leader M5s gela la platea. Marcegaglia: "Ci rispetti"

L’accusa lanciata in collegamento con la kermesse dei giovani imprenditori. Ira della ex presidente di Confindustria. Orsini: no a chi fa di tutta l’erba un fascio.

Scontro Conte-industriali: "Capitalismo infetto". Il leader M5s gela la platea. Marcegaglia: "Ci rispetti"

Giuseppe Conte, leader dei Cinquestelle, va giù duro parlando, in videocollegamento, alla platea dei giovani industriali riuniti a Rapallo. Il punto di partenza è quello delle inchieste giudiziarie di Genova. Ma l’ex premier allarga lo sguardo a tutto un sistema "fatto di imprenditori che si assegnano gare o si spartiscono concessioni sugli yacht a discapito degli altri imprenditori onesti". Poi la stoccata finale: "Capitalismo infetto". E, rivolto alla platea del Convegno dei Giovani di Confindustria, lancia una appello: "Mi aspetto che ci sia un sussulto di responsabilità rispetto ad un modo di fare impresa basato sulle relazioni personali con il finanziamento dei politici di turno".

Nella sala cala il gelo. Poi, scoppia la polemica. La prima a farsi sentire è Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria, che non si trattiene: "Sentire un leader politico che parla di capitalismo infetto a me, perdonate il termine, fa girar le balle. Siamo gente seria, serve rispetto". Replica anche all’accusa che il numero uno dei pentastellati aveva lanciato contro gli industriali, colpevoli di aderire ad una "economia di guerra". "Quello del presidente dei Giovani Imprenditori – spiega la Marcegaglia – è stato semplicemente un bell’intervento che io condivido: dicono che bisogna difendere l’Ucraina che è sotto attacco ogni giorno dalla Russia. Vuol dire essere dalla parte di chi soffre, di chi sta male, contro chi usa la violenza e va contro tutte le regole".

Anche il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, non digerisce le critiche e alza il livello dello scontro. "Non mi piace sentire chi oggi qui fa di tutta l’erba un fascio, capisco la campagna elettorale, noi siamo imprenditori rappresentiamo il Paese, siamo quelli che fanno il Pil del Paese". Conte, dalla Sicilia, cerca di mettere la sordina alla polemica: "Conosco bene Emma Marcegaglia e credo abbia frainteso il mio intervento. Nel parlare di capitalismo infetto mi riferivo a quel sistema malsano che emerge anche dalle inchieste giudiziarie in cui l’imprenditore cerca un rapporto privilegiato con il politico di turno e poi ne finanzia la campagna elettorale. Questo rappresenta una gestione infetta dei rapporti tra politica ed economia". Ma è troppo tardi. Sempre da Rapallo è lo stesso presidente dei Giovani imprenditori, Riccardo Di Stefano a rimarcare le distanze con l’ex premier: "Capitalismo infetto lo vada a dire a qualcun altro".