
Schlein a Milano: "La nostra premier ignora le donne e cancella la libertà"
"La nostra ossessione è moltiplicare gli asili nido. Perché in una società patriarcale come la nostra, e Giorgia Meloni è la prima a saperlo, quando tagli il welfare il carico di cura grava sulle famiglie e soprattutto sulle donne". Anche la segretaria del Pd Elly Schlein, davanti a duemila sostenitori – cinquemila per gli organizzatori, comunque più che sufficienti a stravincere il derby delle piazze milanesi contro la Lega – ieri s’è fatta introdurre da una sua registrazione: il famoso "sono una donna, amo un’altra donna e non sono una madre. Ma non per questo sono meno donna" pronunciato in chiusura di campagna delle politiche 2022.
Non è scaramantica Elly Schlein, o più semplicemente vuole spostare il derby: dal palco dell’Arco della Pace di Milano, con i candidati dem del Nord-Ovest alle Europee, ripete che "non ce ne facciamo niente di una premier donna che non si preoccupa delle altre donne. L’unica cosa che Meloni ha fatto in un anno e mezzo sulla sanità è stata far entrare gli antiabortisti nei consultori". A margine osserva: "Vede un altro Paese. Ha detto che la sinistra cancella l’identità, lei sta cancellando la libertà delle persone, perché non hai libertà se hai un salario da fame, se non riesci a curarti perché tagliano la sanità pubblica. Abbiamo costretto il governo a rinviare 200 milioni di tagli. Noi siamo orgogliosi della nostra identità – chiosa dal palco –, è antifascista come la Costituzione. Vorrei che Meloni potesse dire lo stesso, visto che ci ha giurato sopra".
La piazza del Pd, chiarisce la segretaria, "vuole un’Europa basata sulla giustizia sociale, sul lavoro dignitoso, sull’innovazione delle imprese che possa guidare la trasformazione digitale ed ecologica. Un’Europa degli investimenti comuni, che servono all’Italia per la conversione ecologica. Il partito di Meloni non ha votato il Next Generation Eu, gli alleati di Matteo Salvini andavano in giro con un cartello con scritto "non un centesimo all’Italia". Vogliamo un’Europa federale che superi l’unanimità, il diritto di veto e i paradisi fiscali. Vogliamo un’Europa solidale, una missione di soccorso europea: chi entra in Italia entra in Europa. Bisogna riformulare i trattati, recuperare lo spirito di Ventotene – rimarca Schlein che dal palco ricorderà David Sassoli, l’ex presidente del Parlamento europeo scomparso nel 2022 –. In questo continente i nazionalismi hanno sempre prodotto una cosa sola, la guerra. L’Ue nasce come progetto di pace e deve rimanerlo". Alle Europee, conclude la leader dem lanciando un appello ai sostenitori, "abbiamo due avversari. Uno è la destra ma l’altro è l’indifferenza. Moltiplicate la nostra voce, coinvolgete le persone che pensano che col proprio voto non possono fare la differenza".