Roma, le Sardine tornano in piazza. Ma i fondatori disertano il palco

Attacchi al leader leghista ma anche al Pd e ai 5 Stelle Assenti il leader Santori e il gruppo dei bolognesi

Sardine ieri a Roma, in piazza Santi Apostoli (ImagoEconomica)

Sardine ieri a Roma, in piazza Santi Apostoli (ImagoEconomica)

Roma, 17 febbraio 2020 - La seconda volta non è mai come la prima. Le Sardine non fanno il pieno a piazza Santi Apostoli come a San Giovanni (e anche meno dei grillini di sabato nella stessa piazza), si ritrovano su un palco troppo grande per essere ‘gestito’ senza i 4 leader del movimento, rimasti a Bologna, ma si impongono comunque con richieste forti al governo. L’incontro col premier Conte è già in agenda, ma la data non fissata. L’elenco è pronto: dalla cancellazione dei decreti sicurezza al cambio di passo sulla politica dei migranti. Sullo sfondo, la distanza col M5s viene marcata da un attacco a Luigi Di Maio e ai grillini di governo. Roma è stata il porto d’inizio del tour del Sud, poi gli ‘ittici’ saranno in Toscana e nelle Marche, regioni al voto a maggio.

È la nuova fase del movimento, che prelude all’incontro nazionale di Scampia, a metà marzo, per decidere cosa diventare. Ieri a Roma, mancavano i leader, compreso Mattia Santori, impegnati per la manifestazione di oggi a sostegno di Patrick Zaki, lo studente egiziano detenuto nel suo Paese. E così il palcoscenico a Roma se lo sono preso Jasmine Corallo (portavoce Calabria) e soprattutto Lorenzo Donnoli e Massimiliano Perna, esponenti di Emilia-Romagna e Sicilia. Proprio su Zaki il primo è andato piatto contro il ministro degli Esteri, "che si fa i selfie mentre Patrick è in mano ai torturatori, è indecente anche come leader di un partito".

Ce n’è anche per il Pd, il partito a cui le Sardine hanno rubato piazza e popolo. "Possono anche ringraziarci per avergli dato una mano in Emilia e invitarci alle assemblee, ma bisogna cambiare strada", ha scandito Perna. Con il M5s la polemica è stata comunque più dura. "Le nostre piazze non sono riempite con i pullman, sono spontanee", ha picchiato duro la Cristallo, in risposta al viceministro Stefano Buffagni che già in mattinata si era chiesto, beffardo, chi avesse pagato alle Sardine un palco "come quello degli U2". Risposta: "Non abbiamo nessuno dietro, il M5s è un partitino che fa buffonate", ancora Donnoli, "ma una parte del loro elettorato non lo condivide". Obiettivo politico delle Sardine, d’ora in poi, sarà "parlare con le realtà sociali" e smentire chi li considera, denigrandoli, creatura del Pd o piccolo movimento giovanile espressione dei dem.