Giovedì 12 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Salvini: 15 scioperi a dicembre, sono pronto a intervenire ancora

Il minsitro dei Trasporti: “Ce n’è uno generale fissato il 13, guarda caso un altro venerdì, a pochi giorni dal Natale”. Il leader della Cgil Maurizio Landini: “Senza la rivolta contro le ingiustizione non c’è libertà”

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini (foto Imagoeconomica)

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini (foto Imagoeconomica)

Roma, 30 novembre 2024 – Lo sciopero resta materia di scontro politico. "Sono soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani. Il mio impegno non cambia in vista di dicembre, quando si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale. Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini", dice il vicepremier e ministro Matteo Salvini, ribadendo in una nota la volontà già espressa ieri sera dopo lo sciopero generale.

La replica di Landini

"Quando sono stato a Palazzo Chigi per la legge di bilancio ho regalato alla presidente del Consiglio 'L'uomo in rivolta’ di Albert Camus. Il senso di quel libro che fece grande rumore è rimettere al centro la libertà delle persone. Se la persona non si rivolta di fronte alle ingiustizie non esiste come persona, perché viene cancellato. Io l'ho pensata così", replica il leader della Cgil, Maurizio Landini. "Oggi – dice al congresso nazionale delle Acli – la messa in discussione della democrazia non la danno le persone in piazza per i propri diritti ma chi in Parlamento sta tentando di far passare un decreto che chiama sicurezza ma riduce le libertà e gli spazi delle persone".

"Se uno di fronte alle ingiustizie non ha alcuna reazione, non so che dire. C'è bisogno di mettersi insieme, di chiamare alla rivolta in termini di partecipazione per cambiare questa situazione", aggiunge il leader della Cgil rivendicando il ruolo del sindacato come aggregatore e come rappresentante delle istanze sociali contro l'individualismo e l'indifferenza. "Di fronte alle alle diseguaglianze e alla crisi della democrazia, con la gente che non va a votare, vedo il rischio che le persone si rassegnino, che prevalga la paura, la chiusura, proprio perché questa è la situazione e proprio perché dall'altra parte il governo sta agendo per mettere in discussione le organizzazioni sociali di rappresentanza e per governare senza mediare. Di fronte a tutto questo – ribadisce – le persone non penso si voltino dall'altra parte ma si rivoltino, si mettano insieme agli altri per cambiare".

Treni in ritardo, il Pd all’attacco del ministro

Intanto il Pd segnala che "anche oggi gravi difficoltà sulla rete ferroviaria che presenta numerosi ritardi". "Ma il ministro Matteo Salvini è impegnato ad accanirsi contro il diritto costituzionale allo sciopero, tentando di scaricare sui lavoratori le responsabilità di un sistema che non funziona – dichiara il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera –. Milioni di cittadini vivono disagi quotidiani, e l'avvicinarsi delle festività natalizie non fa che peggiorare una situazione già critica. Il problema non sono certo i ferrovieri, ma una gestione politica priva di visione, incapace di affrontare le inefficienze strutturali che affliggono il nostro sistema ferroviario".  "Servono investimenti seri, infrastrutture moderne e una pianificazione competente, ma al posto di soluzioni reali si continua a fare propaganda contro i diritti dei lavoratori", conclude.