Salvini: "Le sanzioni alla Russia ci costano 7 milioni al giorno"

Il ministro dell'Interno: "Non escludo il veto dell'Italia"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (Afp)

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (Afp)

Mosca, 16 luglio 2018 - Salvini contro le sanzioni alla Russia. A sostegno della sua tesi, ovvero l'inutilità delle sanzioni, il ministro dell'Interno tira fuori i numeri. Il rgime sanzionatorio costa all'Italia, in media, "7 milioni di euro al giorno", dice Salvini. "Siamo il Paese europeo che ci ha perso di più", chiarisce e aggiunge: "Ci sono Paesi europei che ci hanno guadagnato come anche Paesi oltreoceano e altri Paesi promotori della furia sanzionatoria, che hanno incrementato il loro export. Entro la fine di quest'anno porteremo in Europa l'idea italiana del superamento del regime sanzionatorio e della riapertura del canale di dialogo", continua. "Alcune scelte si possono fare più rapidamente come riaprire le linee di credito da parte della Bers per le piccole e medie imprese". 

L'Italia è anche convinta che non servirà arrivare a porre il suo veto al prolungamento delle sanzioni europee e che riuscirà a "convincere" i partner "con i numeri", ma "non avrà paura a dire dei no, che altri non hanno detto". "Non si parte preannunciando veti che possono essere la soluzione finale", ma il governo non esclude nessuno strumento, spiega il ministro. "Noi vogliamo convincere con le buone maniere, con l'arte delle democrazia, dei numeri e delle evidenze". Faremo di tutto per non doverci trovare a dire dei no, che comunque non ci spaventano", continua Salvini, secondo il quale tale approccio dell'Italia a Bruxelles va applicato anche ad altri dossier, come il bilancio europeo, la politica agricola e i migranti. "Ci sono dossier, su cui, se non riusciremo a convincere, non avremo paura a dire dei no che altri non hanno detto", conclude. 

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