Salvini: "Con la Russia i contatti continuano"

Il segretario della Lega: "Da Copasir intimidazioni inaccettabili". E attacca il ministro degli Esteri Di Maio

Matteo Salvini (Ansa)

Matteo Salvini (Ansa)

Milano, 2 giugno 2022 - Con Mosca "i contatti continuano". Matteo Salvini risponde così a una domanda sul suo viaggio in Russia. "Se devo chiedere il cessate il fuoco, lo devo chiedere alla Russia che ha iniziato il conflitto - dice il segretario della Lega a margine della festa della Repubblica in Prefettura a Milano -. L'ho fatto e lo rifarò con trasparenza senza chiedere nulla in cambio perché questo è l'interesse nazionale italiano. Chi lavora per la pace fa il bene dell'Italia, chi insulta, critica e parla solo di armi e guerra fa il male dell'Italia".

"Io ho il diritto dovere di incontrare tutti e spero che anche altri capi di partito lo stiano facendo", rivendica Salvini, che poi attacca. "È ridicolo e oltraggioso che ci sia chi minaccia e intimidisce. Che il Copasir ritenga di indagare su cosa fa il segretario della Lega e chi incontra, peraltro avendolo raccontato in TV e sui giornali sono intimidazioni inaccettabili", dice il leader del Carroccio. "Oggi ho sentito i vertici dei servizi di sicurezza e smentiscono qualsiasi approfondimento, indagine, inchiesta. Fortunatamente aggiunge - siamo in un Paese libero e per la pace a testa alta incontro tutti". 

"Mi spiace che ci sia gente che parla a vanvera senza muovere un dito. Spero che il governo abbia a cuore la pace, il cessate il fuoco la riapertura del dialogo - prosegue Salvini - e spero che altri colleghi di altri partiti che pontificano facciano almeno una parte di quello che sto facendo io con orgoglio o a testa alta". "La Lega è assolutamente compatta, qualcuno ha detto che non era informato" dell'ipotesi del viaggio a Mosca, "perché alcune scelte le prendo io, mi faccio assolutamente carico delle mie responsabilità, onori e oneri - insiste -. La pace merita qualsiasi tipo di incontro, di cui tutti sapevano, l'ho dichiarato non so quante decine di volte che stavo incontrando, stavo lavorando, non sostituendomi a nessuno ma aiutando qualcuno". 

Salvini non risparmia poi pesanti critiche a Luigi Di Maio. "Avessimo un ministro degli Esteri operativo e credibile, non mi sembra che in tutti i Paesi al mondo sia ritenuto tale - dice -. Ha presentato uno pseudo piano di pace che è durato un quarto d'ora e poi non si sa in quale cestino sia finito. Non chiedo medaglie o ringraziamenti perché è il mio lavoro ma il diritto di incontrare ambasciatori, ministri, sindaci e governi da capo di un partito che rappresenta milioni di italiani nel nome della pace lo rivendico". "A me - conclude l'esponente della Lega - interessa ottenere il risultato. Che poi lo ottenga da Milano, da Pechino, da Mosca, quella è forma. A me interessa la sostanza".

Questa mattina, su Twitter, Salvini aveva scritto: "Con il ritorno alla Pace si salvano vite e posti di lavoro. L'interesse nazionale italiano coincide con la Pace. Chi lavora per la Pace, lavora per l'Italia. Chi parla solo di armi e guerra, fa il male dell'Italia".