Salvini punta ancora sui migranti: “Protezione speciale non serve. Le Regioni rosse? Sempre contro”

Il segretario della Lega in tour elettorale in Toscana per le elezioni amministrative di metà maggio. “L’Europa ci lascia soli a gestire questo problema, le giunte di sinistra non vogliono i Centri per i rimpatri”

Matteo Salvini in tour elettorale a Massa

Matteo Salvini in tour elettorale a Massa

Massa, 17 aprile 2023 – L’Italia “è il paese più accogliente d’Europa” e allora !basta dire che abbiamo alzato i muri per arginare l’immigrazione”. Matteo Salvini sa bene che del popolo che cerca fortuna, lasciando casa e famiglia, c’è bisogno anche nel Belpaese laddove gli italiani latitano in settori occupazionali, “ma non possiamo essere lasciati soli a governare l’esodo dal Mediterraneo”.

E nemmeno essere l’oasi dove i diritti sono messi su un piatto d’argento o dove le leggi "favoriscono” chi scappa (vedi protezione speciale) a differenza di tutti gli altri Paesi europei. Della serie: accoglienti sì, ma non fessi. Il leader della Lega, vicepremier e ministro, è stato accolto ieri pomeriggio come una ritrovata star nel teatro ’Guglielmi’, tutto esaurito, di Massa. Selfie a valanga, autografi, ressa di giornalisti e cameramen.

“L’Italia non può accogliere da sola gli immigrati che arrivano da ogni dove. La protezione speciale non è prevista a livello europeo, è stata portata in Italia nel 2020 dal governo giallo-rosso”. E snocciola numeri: “Dopo tre anni ha funzionato? – si chiede sul palco insieme al sindaco Francesco Persiani, candidato al bis dal centrodestra senza FdI – Sono stati concessi più di 46.000 permessi, per cercare lavoro, e solo 2.600 sono stati convertiti in contratti, appena il 5%. È giusto cancellarla o no? Questo senza togliere diritti a chi scappa dalla guerra, chi è perseguitato, chi rischia la vita”. Ma ripete: “Non possiamo essere lasciati da soli e l’Europa deve dare un senso alla sua esistenza. L’Europa non ci ha mai aiutato sull’immigrazione ed è giunto il momento che lo faccia concretamente”.

Rivendica i suoi risultati da ministro dell’Interno ("quando c’era la Lega al governo i morti in mare sono stati molti meno, molte meno le tragedie rispetto ai governi successivi”) e attacca le Regioni guidate dal centrosinistra che si oppongono alla realizzazione dei Cpr, Centri per i rimpatri: “Non fare un Cpr in Toscana è fare un torto ai toscani. Le uniche quattro regioni che hanno detto no alla positiva e moderna riforma dell’autonomia sono regioni di sinistra, forse dicono no a prescindere. Dire no a un Cpr non è un dispetto a Salvini ma ai toscani”. Applausi scroscianti. "Nel 2023 non si valutano le persone in base al colore della pelle, ma per come si comportano”, ma “sono contrario a ius soli e ius scholae. La cittadinanza non può essere un omaggio, ma un percorso consapevole”.