Giovedì 25 Aprile 2024

Salvini: "O la Ue cambia regole, o diciamo di no"

Il ministro dell'Interno in tv a Agorà: "Su Bruxelles sono ottimista". Rom? "Chiudere i campi". E sulla scorta a Saviano: "Le istituzioni valuteranno se corre rischi". Commissario Ue alla Migrazione: "L'Italia ha ragione a chiedere cambiamenti"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ospite della trasmissione Agorà (Ansa)

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ospite della trasmissione Agorà (Ansa)

Roma, 21 giugno 2018 - Matteo Salvini, intervenuto ad Agorà su Raitre, ha parlato del confronto sui flussi migratori al vertice europeo. "Sono ottimista di trovare un accordo soddisfacente (sui flussi migratori al vertice europeo, ndr). Sulla protezione delle frontiere esterne tutti sono d'accordo, vediamo se dopo anni di chiacchiere passeranno ai fatti. Non possiamo pagare sei miliardi l'anno all'Ue e ricevere dita negli occhi. Non vorrei essere costretto a ridiscutere questo contributo". 

"Il presidente del Consiglio andrà domenica a Bruxelles e giovedì prossimo a Bruxelles. O c'è una proposta utile a difendere i confini, la sicurezza e aggiungo anche i diritti dei rifugiati veri. O cambiamo queste regole, e l'Italia oppure diciamo no, oppure osiamo dire no". Avverte Salvini.

Salvini poi risponde al primo ministro ungherese Victor Orban: "Ha ragione quando dice che bisogna proteggere le frontiere esterne dell'Europa, ha torto, lui come altri, quando l'Italia viene lasciata sola". Inoltre "Stando alle regole europee avremmo dovuto distribuire 47mila rifugiati" tra paesi europei, "di questi ne abbiamo redistribuiti solo 12mila, Francia e Spagna sono quella che stanno più dietro". Ma Orban ne ha presi zero. "Vero ma ne doveva prendere 300". Invece il presidente francese Emmanuel Macron "che ci ha fatto lezione per 15 giorni, 'voi italiani siete insensibili e razzisti', ne doveva prendere 10mila e ne ha presi 600".  

TERMINE 'PACCHIA MIGRANTI'? - "Pacchia dei migranti? Se uno sta in un albergo, penso a Bormio in alta Valtellina, una località di vacanza bellissima, vacanza che molti italiani non si possono permettere da tempo, se uno sta per due anni in un albergo, non scappando da nessuna guerra e avendo garantiti colazione, pranzo e cena, telefonino e televisione, secondo lei cosa è?". Così Salvini difende la scelta dei termini usati nella polemica sul dossier migranti. 

CHIUDERE CAMPI ROM - "Chiedere chi vive nei campi rom è normale o no? Noi siamo censiti? Sì. Se non mandi i figli a scuola ti tolgo i figli, questo prevede la legge. Non è che se sei rom puoi permetterti di vivere nella schifezza con bimbi di 3 anni. Auto rubate, gioielli rubati, roghi tossici, bambini trattati come topi. L'obiettivo è chiudere i campi rom. Quelli che hanno diritto vivono come noi, gli altri vanno da un'altra parte". Ha chiarito Salvini.

Alla domanda se si fosse pentito di aver detto che 'i rom italiani ce li dobbiamo tenere', Salvini ha risposto: "Penso che la legge debba vigere anche nei campi rom. Fossero tutti farmacisti, registi e musicisti non ci sarebbe il problema. Ieri ne hanno arrestati 35 a Lamezia Terme, stamattina ne hanno arrestati 28 a Monza e Brianza. Quindi viva i rom registi, musicisti, farmacisti, flautisti e concertisti. Purtroppo, ce ne sono tanti altri che sono dei delinquenti che usano i bimbi per educarli al furto ed alla rapina". 

"VALUTEREMO LA SCORTA DI SAVIANO" - Salvini apre poi la questione della scorta di Roberto Saviano, dopo le critiche sollevate dallo scrittore sulla politica dell'immigrazione e sul censimento rom: "Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all'estero - dice il vicepremier -. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione". La replica dello scrittore arriva via Facebook. "E secondo te, Salvini, io sono felice di vivere così da 11 anni? - risponde Saviano in diretta - Da più di 11 anni. Ho la scorta da quando ho 26 anni, ma pensi di minacciarmi, di intimidirmi? In questi anni sono stato sotto una pressione enorme, la pressione del clan dei Casalesi, la pressione dei narcos messicani. Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi credi che io possa avere paura di te? Buffone". 

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VIA LA LEGGE FORNERO - Parlando dei temi di revisione della legge Fornero, il vice premier assicura: "La riforma della Legge Fornero? Entro l'anno. Ci sono dei ministri che non hanno ancora gli uffici e quindi aspettiamo che i ministri abbiano gli uffici e poi entro l'anno si comincia a smontare la legge Fornero ripartendo da quota 100". 

VIOLAZIONE ONG - Più tardi sul suo account Facebook Matteo Salvini ha postato: "Ennesima gravissima violazione da parte di una nave Ong in acque libiche. Basta! Verso mezzogiorno seguitemi LIVE su questa Pagina". 

Matteo Salvini si riferisce alla nave della Ong tedesca Lifeline, con bandiera olandease, che è intervenuta in soccorso di 300-400 migranti a bordo di un gommone a largo delle coste libiche. I soccorritori hanno chiesto aiuto alla guardia costiera italiana o a qualche mercantile che incrocia in zona. Ma è intervenuta solo una motovedetta da Tripoli.

"Sono stufo di essere preso in giro non come ministro ma come italiano. C'e' una ong, lifeline, battente bandiera olandese, che contravvenendo a tutte le regole e a tutte le leggi, di forza ha caricato a bordo 224 clandestini che erano su gommoni partiti dalla Libia, in acque di competenza libica". E' la denuncia su Facebook dell ministro dell'Interno. "La guardia costiera ha scritto loro di non muoversi, quella libica ha scritto dicendo ci pensiamo noi, questi disgraziati - insiste Salvini - mettendo a rischio la vita dei migranti non hanno ascoltato le autorità italiane né libiche e sono forzosamente intervenuti per caricare il prezioso quantitativo di carne umana a bordo. Sono buoni o lo fanno per interesse? L'Italia questa nave la vede solo in cartolina. Non si gioca con le vite umane e le regole vanno rispettate".

UE, AVRAMOPOULOS: L'ITALIA HA RAGIONE - Il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos avverte: "Le misure unilaterali non sono la risposta" alla migrazione, "perché non solo non funzionerebbero, ma danneggerebbero quanto realizzato dall'Ue in questi anni, soprattutto il sistema Schengen. Solo una soluzione europea è la risposta". Avramopoulos riconosce che l'Italia ha fatto un grande lavoro sul fronte migratorio ed "ha ragione a chiedere un cambiamento. Il diritto internazionale non è chiaro. E ci si biasima gli uni con gli altri. Questo non è giusto". Il commissario europeo lo ha detto parlando degli schemi regionali per gli sbarchi, proposta a cui la Commissione Ue sta lavorando. "La Commissione sta discutendo con le Nazioni Unite e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni su come potrebbe funzionare un meccanismo di sbarco regionale".

Secondo Avramopoulos, il meccanismo deve essere "un accordo tra Paesi attorno al Mediterraneo" per fare in modo che "salire su una barca non significa un passaggio gratis verso l'Ue". Il meccanismo di sbarco regionale tuttavia "deve rispettare le regole internazionali e gli standard umanitari più alti". "Sono contro a una Guantanamo per migranti, questo è qualcosa di contrario ai nostri valori europei", ha avvertito il commissario europeo agli Affari Interni. "Non è questo quel che discutiamo o proponiamo. La Convenzione di Ginevra c'è, è viva e ci guida". Facendo i conti e in vista del vertice dei leader del 28 e 29 giugno, Avramopoulos fa presente che al Fondo fiduciario per l'Africa mancano 1,2 miliardi. Si tratta di un problema serio, soprattutto per quanto riguarda la finestra per l'Africa del Nord, che finanzia i progetti sulla Libia. "L'Ue metterà 145 milioni aggiuntivi, ma gli Stati membri devono essere seri su questo, e devono offrire almeno 500 milioni il più presto possibile".

Per quanto riguarda il documento finale che dovrebbe scaturire dall'incontro di domenica a Bruxelles sulle nuove misure sul potenziamento dell'agenzia Ue Frontex, già in parte pronto e per questo contestato da Palazzo Chigi, Avramopoulos spiega: "Nel quadro dell'attuale regolamento di Dublino gli Stati possono concludere accordi amministrativi per accelerare il trasferimento dei richiedenti asilo al Paese responsabile". E' nella "bozza della dichiarazione di domenica", ma "è solo una bozza per la discussione. Le decisioni verranno prese al vertice dei leader Ue della settimana prossima". Quindi, spiega il commissario Ue, la riunione informale di domenica avrà solo scopo di "consultazione".