Ius soli, Salvini: "Non se ne parla, ma spero d'incontrare presto Ramy"

Il vicepremier: "La cittadinanza non è un biglietto del Luna Park, l'Italia è già oggi il Paese che ne concede di più". Il Pd ripresenta la proposta di Ius soli temperato

Il ministro dell'Interno matteo Salvini (Ansa)

Il ministro dell'Interno matteo Salvini (Ansa)

Roma, 24 marzo 2019 - Continua a montare la polemica politica sullo Ius soli, dopo la richiesta di cittadinanza per i ragazzini eroi (entrambi stranieri) che hanno salvato i compagni sul bus del terrore dirottato a San Donato Milanese.

Sull'argomento il Governo non litiga (già Luigi Di Maio aveva detto che lo ius soli non è in agenda), ma certo il più attivo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Ieri ha fatto sapere al giovane Ramy che per avere la legge avrebbe dovuto farsi eleggere, oggi il vicepremier leghista torna alla carica: "Ius soli? Non se ne parla. L'Italia è già oggi il Paese che concede più cittadinanze ogni anno, non serve una nuova legge. La cittadinanza è una cosa seria e arriva alla fine di un percorso di integrazione, non è un biglietto per il Luna Park".

Poi Salvini sottolinea: "in singoli casi eccezionali si può concedere anche prima del tempo, ma la legge non cambierà". Quanto a Ramy, il leader leghista commenta "stiamo proseguendo con tutte le verifiche del caso, spero di incontrarlo presto e ringraziarlo per il suo coraggio".

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LA PROPOSTA PD - Dal canto suo il Pd si mangia le mani. "L'occasione vera l'abbiamo persa - ammette Matteo Orfini - avremmo dovuto approvarlo col governo Gentiloni". E  il senatore dem  Edoardo Patriarca annuncia: "Ho ripresentato in Senato la nostra proposta sullo ius soli temperato. Io penso che ci siano ampi margini affinché essa sia approvata. Il Parlamento può esprimersi per una soluzione che dà i giusti diritti a chi ha maturato le condizioni per avere la cittadinanza. Sono convinto che anche tra i M5s ci siano tanti favorevoli". E su Salvini attacca: "Preferisce fare battute su un ragazzo di 12 anni, evidentemente non ha altri argomenti. Il ministro dell`Interno è stato messo all`angolo da un ragazzo che non ha guardato alla nazionalità dei suoi amici ma che ha agito col cuore".

PIF VA ALL'ATTACCO - Tra i più critici c'è Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che twitta: "Abbiamo un ministro dell'Interno che fa il bullo con un ragazzino di 13 anni. Definirlo 'ministro della mala vita' forse va al di la' delle sue capacita'. E' semplicemente un bimbominkia".