Gregoretti, la mossa di Salvini: "Chiedo di essere processato"

Il leader della Lega dal palco di Cattolica: "Ai miei parlamentari dico: votate sì all'autorizzazione a procedere". L'attacco ai giudici: "Vogliono fare i ministri"

Salvini a Cattolica (Twitter @matteosalvinimi)

Salvini a Cattolica (Twitter @matteosalvinimi)

Cattolica (Rimini), 19 gennaio 2020 - "Chiederò ai parlamentari della Lega di votare sì al processo". Arriva da Cattolica la contromossa di Salvini sul caso Gregoretti. Alla vigilia del voto in Giunta del Senato sull'autorizzazione a procedere e con le elezioni in Emilia Romagna sullo sfondo, il leader del Carroccio cambia strategia e 'si immola'. "Ci ho ragionato ieri e stanotte - afferma Salvini dal palco romagnolo, tappa della campagna elettorale - e sono arrivato a una decisione - che ormai è diventata una barzelletta che va avanti da anni, e ho deciso che domani chiederò a chi deve votare, quindi anche ai senatori della Lega, di farmi un favore. Votate per mandarmi a processo e la chiariamo una volta per tutte. Portemi in Tribunale e sarà un processo contro il popolo italiano, e ci portino tutti in Tribunale". 

"I giudici vogliono fare i ministri"

Salvini non risparmia le ennesime critiche ai togati che hanno chiesto al Parlamento l'autorizzazione a processarlo per "sequestro di persona" (per aver bloccato, a fine luglio, per giorni lo sbarco dei 131 migranti a bordo della nave militare italiana Gregoretti').  "Si stabilisca una volta per tutte se il giudice deve fare il giudice o il ministro. Se vuoi fare il ministro molli la toga e vai a fare il ministro, altrimenti non rompi le scatole a chi lavora: sono stufo, e processo, processo, processo. Ma andate, cari giudici di sinistra, a beccare spacciatori e delinquenti e non rompete le scatole alla gente che lavora". 

"Non ho più voglia di perder tempo - aggiunge il leader leghista - e far perdere tempo agli italiani. Nei tribunali ci sono delinquenti veri da processare. Mi mandino a processo. Trovino un tribunale abbastanza grande perché penso che milioni di italiani vorranno farmi compagnia". 

Salvini: immigrati musulmani contribuiscono a antisemitismo

Fanno rumore anche le frasi su Israele e antisemitismo, che compaiono oggi in un'intervista di Salvini al giornale 'Israel Ha-Yom'. Se diventerà premier, "riconoscerò Gerusalemme come capitale", assicura il segretario della Lega alla testata israeliana, considerata vicino al premier Benyamin Netanyahu, garantendo che la Lega "non ha legami con organizzazioni politiche", come Casa Pound, Forza Nuova e Fiamma, definite dal giornale "antisemite". 

Interpellato sul risorgere dell'antisemitismo in Europa, Salvini ha affermato che questo "a che vedere con il rafforzamento negli ultimi anni dell'estremismo e del fanatismo islamico" e che "la massiccia presenza di immigrati provenienti da paesi musulmani contribuisce alla diffusione dell'antisemitismo anche in Italia".  Il dito è puntato poi contro "certi elementi" che "nel mondo accademico e nei media sono mobilitati contro Israele" e che "creano odio verso Israele".