Martedì 23 Aprile 2024

Salvini si commuove in Senato. "Scusate, ma quando c'è di mezzo un reato..."

Caso Diciotti, l'Aula dice no al processo a Salvini: 237 voti. Il vicepremier leghista: "Da 9 mesi lavoro per gli interessi degli italiani". E poi: "Ringrazio i colleghi 5 Stelle, le cose si fanno in due"

Caso Diciotti, Salvini parla in Aula al Senato (ImagoE)

Caso Diciotti, Salvini parla in Aula al Senato (ImagoE)

Roma, 20 marzo 2019 - Dopo la risoluzione-lampo del caso della nave Mare Ionio, il Senato nega l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Matteo Salvini sul caso Diciotti. I voti favorevoli alla relazione di Maurizio Gasparri che chiedeva di respingere l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno sono stati in totale 237. Dopo il voto delle 13, fermo a quota 232 voti favorevoli, solo 5 senatori hanno votato nel pomeriggio: tra questi 3 M5s (Alfonso Ciampolillo, Paola Taverna e Fabio Di Micco). Hanno votato a favore anche Achille Totaro di Fdi e Massimo Mallegni di Fi. Tre i voti contrari dei M5s: Virginia La Mura, Elena Fattori e Paola Nugnes.

L'INTERVENTO DI SALVINI - Stamani il vicepremier leghista ha parlato in Aula al Senato. E si è commosso. Da parte loro gli ortodossi M5s hanno alzato il livello di tensione. La ribelle Nugnes ha annunciato: "Voterò il sì a procedere, non si può fare altro". Entrando in Senato il premier Giuseppe Conte, mentre scorrevano le dichiarazioni di voto, ha assicurato: "Sono sereno e confidente". 

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SALVINI IN AULA - "Per andare a processo dovrei dire una bugia - ha scandito Salvini - dovrei mentire a questo Senato e agli italiani, dovrei dire che non ho fatto l'interesse pubblico".  E ancora: "Non avrei mai pensato di intervenire per sequestro di persona ma lo faccio tranquillo e sereno e ritengo mio privilegio raccontarvi quello che è successo. Lo faccio volentieri perché da 9 mesi lavoro per gli interessi degli italiani". 

EMOZIONE - Era visibilmente commosso, Salvini, e lo ha ammesso candidamente: "Scusate, non mi emoziono quando parlo ma quando c'è di mezzo un reato e di solito vado a braccio ma... in questo caso me lo sono scritto perché se mi si accusa che, col mio lavoro ho fatto privatamente qualcosa che ho fatto e farò per difendere la sicurezza del Paese e dei miei figli, allora perdonate, un po' di emoziono".  E insiste ripetendola sua linea di condotta di sempre: "Quando si mette in dubbio che col mio lavoro abbia abusato della mia carica per qualcosa che ho fatto, faccio e rifarò per difendere i miei figli, mi emoziono. Meno partenze, meno sbarchi e meno morti con noi: qualcuno invece dei porti voleva i cimiteri aperti"

GRAZIE AI 5 STELLE  - "Il governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell'immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente", ha sottolineati Salvini. E ha aggiunto: "L'intera ricostruzione (delle vicenda Diciotti, ndr) è in linea con le osservazioni del procuratore di Catania che proprio oggi ringrazio perché sono stati compiuti 14 arresti di un clan mafioso per traffico di droga e armi. I ministri passano, le forze ordine e la magistratura sane, restano e quindi li ringrazio perché fanno il loro lavoro".

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LA RICOSTRUZIONE - Salvini ha ricostruito tutti i passaggi di quei giorni di agosto ricordando che "non va sottovalutata la possibilità che i flussi migratori siano veicolo per l'arrivo in Italia di soggetti infiltrati a scopo di azioni violente". Come aveva segnalato il Comitato per la sicurezza nazionale. "Abbiamo risolto il problema senza esporre a nessun rischio gli ospiti della nave Diciotti, volevamo coinvolgere la comunità internazionale e ci siamo riusciti e i numeri sono evidenti", ha rivendicato il titolare del Viminale. "Abbiamo salvato e soccorso ma aperto un contenzioso" con altri Paesi che avevano preso degli impegni nei Consigli europei, ha ricordato il ministro dell'Interno e "alla fine della vicenda eravamo riusciti a coinvolgere Irlanda, Albania, Cei e altri Paesi europei perché è chiaro ed evidente che quattro giorni di permanenza nel porto italiano sono serviti all'interesse pubblico italiano, a svegliare qualcuno che evidentemente stava dormendo".

LA POLEMICA CON LA SINISTRA - Il leader leghista ha polemizzato anche con le opposizioni, la sinistra in particolare che lo accusa di non avere a cuore i diritti dei migranti: "Noi soccorriamo tutti, non sarò mai un ministro che lascia morire senza muovere un dito nel mar Mediterraneo", ha assicurato ribadendo poi la linea dura sull'immigrazione. "Io sono per meno porti aperti, meno sbarchi, meno morti.... Più che porti aperti, qualcuno vuole più cimiteri aperti". In conclusione il ministro ancora un po' commosso si è rivolto all'Aula con un gesto di rispetto: "Comunque votiate vi ringrazio. Continuerò a fare questo mestiere senza paura" perchè "amando l'Italia dedico la mia vita a questo splendido Paese".

SALVINI INTERROMPE IL SUO DISCORSO PER L'EMOZIONE

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