Venerdì 14 Febbraio 2025
REDAZIONE POLITICA

Blocchi al Brennero, Salvini contro Austria e Ue: “Von der Leyen non firma l’infrazione, facciamo noi”

Il ministro dei Trasporti sui divieti ai mezzi pesanti: “Una vergogna. Pontificano sull’accoglienza dei migranti ma poi si blindano. Ricorriamo alla Corte europea”

Matteo Salvini interviene alla Camera (Imagoeconomica)

Roma, 20 settembre 2023 – Matteo Salvini contro l’Austria. Il ministro dei Trasporti è tornato sull’annosa questione dei blocchi alla circolazione dei mezzi pesanti che passano per il Brennero. “Siamo di fronte a un atto di arroganza politica istituzionale da parte di un Governo di un Paese membro dell'Unione europea a cui dobbiamo porre fine”, afferma il vicepremier rispondendo un’interrogazione della Lega nel Question Time alla Camera. Salvini conferma che il governo Meloni farà ricorso alla Corte di giustizia europea per  ttivare contro l’Austria una procedura d’infrazione, come previsto “dall'articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea”. Un gesto inusuale, ammette lo stesso ministro – perché solitamente è la Commissione Ue ad attivare direttamente le procedure di infrazione – ma “necessario”.  La presidente Von der Leyen – lamenta Salvini – “non ha firmato l'avvio della procedura e, a questo punto, confidiamo nella giustizia della Corte europea”. 

I toni sono aspri: “Non si può pontificare a spese dell'Italia, cercando accoglienza e integrazione a Lampedusa, blindando il confine del Brennero. Questo Governo porrà fine a questa vergogna”. 

I divieti al Brennero 

Al Brennero l’Austria ha imposto un massimo di 300 mezzi pesanti all’ora in direzione sud, blocco in vigore nella tratta dell’autostrada Inntal A 12, dal chilometro 6,35 situato nel comune di Langkampfen, fino al chilometro 72 nel comune di Ampass.  A questo si aggiungono i divieti ‘spot’ per i camion sopra le 7,5 tonnellati. Grossi i disagi lamentati dagli autotrasportatori, costretti a lunghe code. 

Salvini: “L’ambiente non c'entra”

“Le limitazioni sono state introdotte dall'Austria per ragioni sulla carta di natura ambientale, ma l'ambiente non c'entra assolutamente nulla – accusa Salvini – è semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani, tedeschi e dell'intero Continente europeo”.

I divieti “unilaterali austriaci sono inaccettabili e insostenibili perché bloccano il principale asse di collegamento tra nord e sud Europa, nel momento in cui stiamo investendo miliardi di euro per il pugno di base ferroviario del Brennero. Il Governo ha da subito manifestato la propria contrarietà a dette limitazioni. Ci sono stati anni di chiacchiere, di tavoli di confronto e di riunioni formali e informali, che non hanno portato a nulla. In occasione del recente Consiglio europeo dei Trasporti ho evidenziato insieme al collega tedesco la necessità di intervenire con urgenza sulla questione”. Ma la Commissione non si è mossa, lamenta Salvini. Da qui la decisione del ricorso. “Confidiamo nella Corte”. 

Gli autotrasportatori: “Fermare Vienna”

Plaude all’iniziativa di Salvini Fai-Conftrasporto: “L`autotrasporto italiano si vede mobbizzare da anni dalle politiche austriache, perdendo in competitività rispetto ai partner internazionali, una perdita quantificata (anche) in milioni di euro ogni mese”, lamenta il presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani Paolo Uggè. "Come se non bastasse, ora l`Austria chiude i confini anche per l`accoglienza ai migranti, il che ci rafforza nell’idea che tutto questo deve essere fermato, e solo la Legge può farlo”. 

Poi la provocazione: “Mentre attendiamo la decisione della Corte, perché non mettere al confine decine di auto delle forze dell’ordine a controllare il rispetto delle norme sulla sicurezza, sul lavoro e sul rispetto dell’ambiente di chi entra in Italia? Siamo europei ma siamo anche italiani, e ricordiamoci che le regole devono valere per tutti”.