Martedì 23 Aprile 2024

Fico: "Italia si discosti da Trump su ambiente e migranti"

Il presidente della Camera: "Dalla Ue politiche sociali, non sia solo austerity". E sulla Tav: "Sulla base dei dati non serve più"

Il presidente Fico incontra la stampa per gli auguri di Natale (Dire)

Il presidente Fico incontra la stampa per gli auguri di Natale (Dire)

Roma, 19 dicembre 2018 - "Dobbiamo scostarci da una politica come quella di Trump, sulle migrazioni e sull'ambiente". Con questo appello il presidente della Camera, Roberto Fico, ha aperto il suo discorso alla stampa per lo scambio di auguri di Natale.

E riguardo al global compact ha detto: "Patto globale per le migrazioni, questa è la traduzione di Global Compact: siccome l'immigrazione è una problematica globale per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti Paesi del mondo, specie quelli da cui partono i migranti, per affrontare la problematica". 

"In Ungheria ci sono grandi manifestazioni. Vuol dire che i grandi sovranismi di questo tempo non hanno soluzioni per tutto e quindi non si può dare nulla per scontato", ha continuato Fico. "Da parte della Ue ci vuole non chiusura ma apertura verso i diritti umani, e una politica estera comune. L'economia deve crescere in pari modo con i diritti, se no avremo uno scompenso che si pagherà".

Il presidente della Camera ha poi parlato dell'Europa e della necessità di "politiche sociali". "Non bisogna spaventarsi - ha detto - di qualche numero ma si va a contrattare in Europa. Lo ha fatto la Francia per fare manovre lontane dalla austerità". "L'Ue si sta trasformando. Chi non vede che c'è qualche problema fa il male dell'Ue. Dico sì a una Ue unita, solidale, che collabora. L'aiuto sia dato direttamente ai singoli cittadini europei. Sposo in pieno le idee di base di Spinelli: dobbiamo applicarle al nostro tempo".

Poi ha toccato il tema grandi opere. "Benissimo sia le piazze Si Tav che quelle No Tav, ma non è che da presidente della Camera ho cambiato idea da quella prima manifestazione nel 2005 a cui andai con Grillo e Casaleggio. Un'idea (No Tav, ndr) oggi rafforzata: i flussi progettati allora, come quello sul ferro, che era di 17 milioni originariamente, di 8 milioni negli anni '90 e siamo invece a 3 milioni di tonnellate, meno che nel 1994. La Torino-Lione sulla base di quei dati non serve più. Non é una priorità". 

"La legge sul conflitto di interessi resta una priorità: è lì che si è innescato il senso buio dell'informazione", ha concluso Fico. "Non può funzionare così. E non è una legge solo riferita a Berlusconi o a Mediaset non a tutta la vita pubblica del Paese. Serve legge una forte seria e vera".