Riforma Mes, dopo la Camera anche il Senato approva

Conte: "Cambiare struttura e funzione. Responsabilità a Camere per ratifica riforma. Necessaria coesione della maggioranza". Videoconferenza Mattarella-Conte: "Misure comuni europee contro terza ondata"

Mes: la votazione alla Camera (Ansa)

Mes: la votazione alla Camera (Ansa)

Roma, 9 dicembre 2020 - Dopo il sì della Camera, anche il Senato ha approvato con 159 sì, 129 no e 4 astenuti la risoluzione della maggioranza sulla riforma del fondo salva stati. Via libera anche alla risoluzione di +Europa con la riformulazione chiesta dal Governo. Le altre risoluzioni, compresa quella unitaria presentata dal centrodestra, sono risultate precluse. Su questi documenti il parere del Governo era stato contrario.

Il governo di Giuseppe Conte (negativo al tampone Covid dopo la positività della ministra Lamorgese), già alle prese con le spine del Recovery Plan (Italia Viva dice no alla cabina di regia pensata dal premier Conte), quindi supera il primo vero banco di prova per la tenuta dell'esecutivo, quella della riforma del Mes.

Il bollettino Covid del 9 dicembre

Riforma Mes, intesa nel governo

La Camera approva

L'Aula della Camera ha votato il testo della maggioranza. Via libera della Camera alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio europeo: 314 sì, 239 no e 9 astenuti. La votazione è avvenuta per parti separate riguardo le lettere A, B e C del sesto capoverso. Per la lettera A i voti favorevoli sono stati 300, quelli contrari 256 e 7 gli astenuti. Per la lettera B 297 voti favorevoli, 256 contrati e 7 astenuti. Per la lettera C 300 voti favorevoli, 255 contrari e 8 astenuti.

Sono 13 i deputati di M5s che hanno votato "no" alla risoluzione di maggioranza, a cui vanno aggiunti altri 9 deputati che non hanno preso parte al voto. Emerge dai tabulati di Montecitorio. I "no" sono stati espressi da Fabio Berardini, Pino Cabras, Andrea Colletti, Emanuela Corda, Jessica Costanzo, Carlo Ugo De Girolamo, Francesco Forciniti, Paolo GIuliodori, Mara Lapia, Alvise Maniero, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Andrea Vallascas.

La risoluzione affida al premier il mandato a dare via libera alla riforma del Mes.

Conte / Le comunicazioni alla Camera

Sulla riforma del Mes, dice Conte, "resta la responsabilità delle Camere sulla ratifica" del trattato. Ma "per cambiare l'Ue è decisivo ben altro percorso. Devono essere riconsiderate in maniera radicale struttura e funzione del Mes affinché sia trasformato in uno strumento diverso. L'Italia si farà promotrice di una proposta innovatrice per integrare il nuovo Mes nell'intera archietettura europea. Il modello a cui ispirarsi lo abbiamo già adottato, è il Next Geeneration Eu".

Banco di prova per la maggioranza, si diceva. Sul punto Conte è chiaro: "Il governo ha bisogno anche della massima coesione delle forze di maggioranza per continuare a battersi in Ue. Il confronto dialettico è segno di vitalità e ricchezza ma è senz'altro salutare che sia fatto con spirito costruttivo e che non ci distragga dagli obiettivi".

Poi un messaggio all'opposizione: "Spesso ho rivolto appello all'opposizione e in alcuni passaggi ho trovato ascolto. Il tavolo del confronto rimane sempre aperto".

Il premier ha parlato anche del Recovery Plan sottolineando la necessità si "superare i veti di Polonia e Ungheria. Sosteniamo gli sforzi della presidenza tedesca per una soluzione rapida dello stallo".

Video conferenza Mattarella-Conte

Si è svolto in video conferenza l'incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e i ministri degli Esteri, dell'Economia e degli Affari Europei, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri ed Enzo Amendola, alla vigilia del Consiglio Europeo. Secondo quanto si apprende, in merito alla lotta al Covid è emersa la necessià di un segnale europeo per misure comuni per scongiurare la terza ondata, anche dal punto di vista del coordinamento delle misure, ad esempio sulle quarantene per chi va all'estero.