Elezioni 4 marzo, "Renzi si dimette". Ma il portavoce non conferma

"A noi non risulta", dice Agnoletti. Il Pd sotto il 19%

Matteo Renzi (Ansa)

Matteo Renzi (Ansa)

Roma, 5 marzo 2018 - A quanto si apprende da ambienti parlamentari Matteo Renzi avrebbe maturato l'idea di rassegnare le dimissioni da segretario alla luce dei risultati delle elezioni del 4 marzo, con il Pd che non ha raggiunto neanche il 19%, risultato molto al di sotto delle attese. Sarà poi l'assemblea a decidere per l'elezione di un segretario. Ma il portavoce del segretario Marco Agnoletti non conferma: "A noi non risulta", dice.

Renzi non ha ancora commentato i risultati di queste elezioni, rimandando al pomeriggio: una conferenza stampa per dire la sua sul risultato elettorale e fare il punto sul suo futuro a capo del partito. L'ipotesi di un passo indietro era stata scartata alla vigilia del voto, quando nessuno immaginava il crollo a cui si è assistito nel corso della notte. Alla luce dei dati, la parola "dimissioni" ha cominciato però a circolare fra gli ambienti dem, ma dai vertici del partito hanno fatto sapere che Renzi, non avrebbe deciso da solo, ma si sarebbe consultato con gli alti gradi del partito. Poi, in tarda mattinata, l'annuncio che la decisione, poi smentita, era stata presa.

Renzi aveva escluso di mollare la segreteria, dicendo che sarebbe rimasto fino al 2021 ma aveva anche fissato l'asticella dei risultati elettorali al 25%. Ma con il passare delle ore e con il trend che sembra attestare il Pd ai minimi storici, potrebbe essere prevalsa l'idea di essere coerente la propria storia ed assumersi in pieno la responsabilità della sconfitta, con la minoranza in pressing non appena i dati hanno decretato la batosta. 

Renzi si rammarica di una campagna elettorale 'subita': impostata, contro la propria indole, come chiedeva il partito (avanti la squadra, toni bassi e proposte concrete). Ma al dunque, i dati pesano. L'elettorato del Pd sembra essersi rimpicciolito, anche al netto della scissione. Si pagano gli anni di governo, nonostante i dati del Pil positivi e tutti i risultati elencati allo sfinimento in campagna elettorale. Una sconfitta "molto evidente e molto netta", ha detto stanotte il vice Maurizio Martina parlando di "un dato al di sotto delle aspettative". Ma spetterà a Renzi "fare le valutazioni più compiute sull'esito del voto alla luce dei dati che matureranno nelle prossime ore", ha aggiunto Martina.

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