Mercoledì 24 Aprile 2024

Renzi e la crisi di governo: "Non ci siamo, ci separa un abisso"

Il leader di Italia Viva in Senato: "Votiamo sì alla manovra per lealtà istituzionale". Documento sul Recovery: "Non saremo complici di sprechi". Sì del Senato alla manovra che ora è legge

Matteo Renzi in Senato (Ansa)

Matteo Renzi in Senato (Ansa)

Roma, 30 dicembre 2020 -  L'immobilismo porta la legislatura alla fine. E' l'ennesimo messaggio di Matteo Renzi al premier Giuseppe Conte. E i venti della crisi di governo conrinuano a spirare in questi giorni di fine 2020. Renzi ha paralto questa mattina in Senato dove si sta discutendo della manovra di bilancio. "A chi dice 'siete irresponsabili perché mettete in discussione la stabilità', rispondo che ho lavorato perché si proseguisse l'esperienza di legislatura, ma una legislatura sta in piedi come una bicicletta: l'equilibrio si trova se si muove. L'immobilismo è ciò che fa terminare la legislatura". Del resto che Renzi annunci un minuto sì e l'altro anche che Italia Viva è pronta a togliere l'appoggio al governo accade ormai da giorni. 

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Per quanto riguarda la manovra, Renzi ha annunciato il voto comunque favorevole di Italia Viva. "Oggi diremo sì alla manovra, ma assegnamo al governo la volontà di decidere cosa vuole fare da grande, noi non saremo complici dello spreco di denaro, ora la palla passa al governo".

Poi una frecciata al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, sul Recovery Fund: "Oggi scopro che bisogna correre, la mia domanda è, sul correre siamo tutti d'accordo, ma per andare dove? Perché se tu corri nella direzione opposta a quella corretta, per andare indietro ti ci vuole il doppio del tempo".

Italia Viva ha inviato un documento sul Recovery Plan al ministro Gualtieri: "Non servono progetti nascosti nei cassetti e tirati fuori all'ultimo minuto. Occorre trasparenza. Questo è il documento più importante della legislatura: è in gioco il futuro dei nostri figli. Queste risorse sono risorse eccezionali: sprecare una così rilevante occasione sarebbe drammatico non solo per noi ma anche per i nostri figli e i nostri nipoti. Non possiamo accettare un documento senza una visione, non possiamo essere complici del più grande spreco di denaro pubblico".

Ci separa un abisso

"Sui contenuti non ci siamo, ci separa un abisso: abbiamo mandato 30 pagine, loro una bozza di Recovery plan modificata dopo la conferenza stampa di Renzi e arrivata ieri notte", si apprende da fonti di Iv dopo un confronto con i ministri Gualtieri e Amendola che definiscono "serrato e non risolutivo". Punti cruciali per Iv sono: "Mes, infrastrutture, giustizia, Pubblica amministrazione, 5g, no alla fondazione cybersecurity che, tolta dalla manovra, rispunta nascosta nel Recovery".

La manovra è legge

Al termine della discussione in Senato, il governo ha ottenuto la fiducia sulla legge di bilancio nello stesso testo uscito dalla Camera in prima lettura con 156 voti favorevoli e 124 voti contrari. Il provvedimento diventa legge.