Martedì 23 Aprile 2024

Referendum, boom di voti all'estero. "Sono 1,3 milioni, decisivi"

Arrivate anche le ultime schede. Gli analisti: «Mai così tanti alle urne» Referendum, la protesta dei Comuni sui rimborsi Estero, affluenza, indecisi: le incognite sul voto

Referendum, l'arrivo dei sacchi con i voti degli italiani all'estero (Ansa)

Referendum, l'arrivo dei sacchi con i voti degli italiani all'estero (Ansa)

Roma, 4 dicembre 2016 - SONO arrivati al terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino, ieri sera, gli ultimi plichi elettorali con i voti degli italiani all’estero. Secondo le prime stime – non ufficiali perché il Viminale darà i suoi dati, a cominciare dall’affluenza, solo oggi – avrebbe votato tra il 31 e il 34% dei circa 4 milioni di aventi diritto. Alcuni, sempre fuori dall’ufficialità, parlano addirittura di una percentuale vicina al 40%. Comunque sia si tratta di una valanga di voti – che appunto oscillano tra un milione e 280mila e un milione e 320mila – e che rappresentano un record rispetto al passato. Nel 2008 gli italiani oltre confine che votarono per le elezioni politiche furono un milione e 150mila, dato mai più superato nelle successive tornate elettorali.

LA SCHEDA / Quando si saprà chi ha vinto

MA QUANTO incideranno questi voti – sui quali da giorni il fronte del No adombra la possibilità di brogli e irregolarità – sul risultato finale del referendum? Questo dipende innanzitutto dalla percentuale dell’affluenza in Italia. Secondo i sondaggisti, il primo segnale utile per capire qualcosa è la prima rilevazione dell’affluenza di oggi a fine mattinata: se siamo già al 20% – e nel caso il trend venga rispettato nel pomeriggio – il voto degli italiani all’estero, un milione e poco più, non potrà pesare più di tanto. Poi bisognerà vedere quanti sono le schede valide: non è assolutamente detto che ogni plico elettorale valga un voto. Come sempre accade nelle elezioni alcuni sono nulli, altri non contengono le schede. Un dato, anche questo, che non è possibile avere prima dello scrutinio. «Da quanto risulta a me in Svizzera ha votato il 42%. Considerando che si tratta sempre dell’affluenza più alta, 6-7 punti sopra la media, è probabile che l’affluenza si assesti mediamente intorno al 34% – spiega Roberto Baldassarre presidente dell’Istituto Piepoli –. Parliamo di una forbice tra 1,2 e 1,3 milioni di voti. È già tanto, basti pensare che per il referendum sulle trivelle i voti sono stati 900mila». Le stime sull’affluenza parlano del 38% in Gran Bretagna, del 26% del Belgio come anche del Brasile mentre l’Argentina, da cui forse ci si aspettava un contributo più alto, si sarebbe fermata al 24%. Ieri Alfiero Grandi, vice presidente del Comitato del No, ha avvertito Renzi sul fatto che «potrebbe avere una cocente delusione sul voto all’estero» perché l’affluenza «non è ovunque quella della Svizzera» ma è «in linea con le precedenti occasioni».

INTANTO i sacchi di tela beige e bordeaux che contengono le buste del voto degli italiani all’estero dopo essere ‘atterrati’ da ogni parte del mondo, a bordo di 210 diversi voli, al terminal 5 di Fiumicino, scortati dai funzionari del ministero degli Esteri, sono in larga parte arrivati a destinazione. Dopo il passaggio di consegne con i funzionari della Corte d’Appello, l’ufficio a cui fa capo la cosiddetta Circoscrizione Estero, suddivisa in 4 aree (Europa, Nord e Centro America, Sud America, Africa-Asia-Oceania-Australia), i plichi hanno infatti raggiunto il bunker di Castelnuovo di Porto, un grande capannone del Centro polifunzionale della Protezione Civile alle porte di Roma. Qui sono stati allestiti i circa 1.500 seggi dove, alle 23, inizierà lo spoglio. Ma, secondo la procedura, i plichi verranno aperti alle 15 di oggi. Il Comitato per il No ha già annunciato la presenza di oltre 200 sentinelle del voto per vigilare su possibili brogli o irregolarità.