Roma, 5 giugno 2025 - A tre giorni dal referendum dell’8 e 9 giugno, la premier Meloni fa sapere che “andrò al seggio ma non ritirerò la scheda perché sono il premier ed è giusto dare un segnale di rispetto per le urne e il referendum. Non condivido i contenuti e quando non si condividono i contenuti del referendum c'è anche l'opzione dell'astensione perché come ci insegna un partito serio non votare al referendum è un mio diritto e un diritto di tutti. E' un diritto di lavoratori e non lavoratori solo di sinistra?", ha chiesto la premier intervistata da Maurizio Belpietro. "Bisogna - ha aggiunto - essere seri: tutti i partiti a fasi alterni hanno fatto campagne per l'astensione al referendum e i diritti valgono per tutti. C'è anche un tema di metodo perché molti di quelli che mi redarguiscono sono stati al governo negli ultimi dieci anni: vogliono abolire leggi fatte dalla sinistra, se la cantano e se la suonano, cantano e disfano. Se erano temi così dirimenti la sinistra le poteva modificare in Parlamento invece di spendere altri 400 milioni di euro".

"Si sta montando questa campagna contro chi dice che esiste l'opzione per non dire che c'è un problema interno alla sinistra", osserva.
"Sono contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza, la legge italiana è ottima", aggiunge la premier. "La nostra legge sulla cittadinanza - ha continuato - è molto aperta, siamo tra le nazioni europee che ogni anno concede il maggior numero di cittadinanze. Non contribuirò, quindi, ad aiutare questo referendum", ha spiegato Meloni.
Terzo mandato
Intanto Fratelli d’Italia apre al terzo mandato.
"La questione del terzo mandato si può affrontare prima dei prossimi voti regionali? Non c'è una preclusione a risolverla prima, né ad affrontarla dopo, si valuta", dice Giovanni Donzelli, al termine della riunione dell'esecutivo di Fdi. "Se fanno un documento in conferenza delle regioni" sul terzo mandato "si pone un tema, ha un peso, non lo affrontiamo per un singolo governatore, per de Luca o Zaia, che per quanto è bravo può governare pure cento anni. Se la conferenza delle regioni fa una riflessione sulle norme, sicuramente la affrontiamo", conclude Donzelli.
"Ne parleremo, vedremo cosa pensano i leader, cercheremo di capire meglio i confini della proposta" di Fdi. "La nostra posizione è stata sempre chiara" a favore dei due mandati "ma il confronto è doveroso, vedremo cosa succede", afferma Maurizio Gasparri, capogruppo di Fi al Senato.