Giovedì 25 Aprile 2024

M5s, da Rousseau via libera al terzo mandato e alle alleanze col Pd. Di Maio: "Nuova era"

Doppio sì nel referendum degli iscritti. Casaleggio: "Da oggi via a ricambio necessario". Raggi: "Mi candido a testa alta". Plaude Zingaretti, Renzi: "Non ritiro le querele a Grillo"

Virginia Raggi (ImagoE)

Virginia Raggi (ImagoE)

Roma, 14 agosto 2020 - Una "nuova era", la definisce l'ex capo politico Luigi Di Maio. Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno detto sì sulla piattaforma Rousseau alla possibilità di alleanze con i partiti tradizionali per le elezioni amministrative (imminenti le intese col Pd per le regionali di settembre) e hanno accolto la modifica del 'mandato zero' per i sindaci che implica l'ok al terzo mandato (anche, e soprattutto, per Virigina Raggi che potrà quindi ricandidarsi per il Campidoglio a Roma).

I referendum

Il doppio via libera è stato ottenuto con i seguenti numeri: il quesito sulla possibilità di alleanze per le elezioni amministrative, oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali ha ricevuto 29.196 voti favorevoli, pari al 59,9% dei votanti sulla piattaforma Rousseau. I No sono stati 19.514, il 40,1% del totale. Per quanto riguarda invece la modifica del mandato zer, i sì hanno ottenuto 39.235 voti pari all'80,1 % dei votanti. I No hanno ricevuto 9.740 voti , pari al 19,9 % del totale dei voti.

Le reazioni

"Sono contento della grande partecipazione degli iscritti a questo voto", dice l'animatore di Rousseau, Davide Casaleggio, in un post in cui aggiunge: "ll MoVimento in questi anni ha sempre dimostrato che le decisioni si prendono tutti assieme. Il vero organo collegiale decisionale del movimento sono sempre stati gli iscritti ed é sempre stata la grande differenza dalle altre forze politiche". E ancora: "Da oggi i parlamentari e consiglieri regionali potranno riportare la loro esperienza nei comuni, e viceversa i consiglieri comunali e gli attivisti potranno essere attori di quel ricambio necessario per non far diventare la politica una professione".

Luigi Di Maio vede nel voto odierno l'inizio "di una nuova era per il MoVimento 5 Stelle nella partecipazione alle elezioni amministrative" e rivolge "un grande in bocca al lupo a Virginia Raggi per la sua ricandidatura e buona fortuna a tutti i candidati sindaco che saranno a capo di coalizioni politiche nei Comuni dove correremo per le elezioni del 20 settembre".

"Questo è il momento del riscatto", scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi in un post sul Fb. La Raggi, consigliera comunale già nella precedente amministrazione, arriverebbe così al terzo mandata. La sindaca, forte dell'esito referendario, ribadisce la sua candidatura ed elenca quanto fatto in una sorta di manifesto per la campagna elettorale. "È necessaria tanta determinazione per andare avanti perché molti vogliono bloccare questo cambiamento e tornare al passato, all'immobilismo, a decenni di abbandono, ai favori ai soliti noti", aggiunge. "La rivoluzione non si ferma. Coraggio. Andiamo avanti. Insieme completiamo il percorso che abbiamo iniziato per far rinascere Roma. Un'altra scelta. #ATestaAlta #Insieme", conclude Raggi. 

Plaude all'esito della consultazione il segretario Pd, Nicola Zingaretti. "Siamo un'alleanza tra forze diverse che rimangono diverse, ma per governare bisogna essere alleati, non si può essere avversari: quindi che si riesca a fare insieme un percorso comune è un fatto molto positivo", dice Zingaretti.  Di ieri l'annuncio, in ottica alleanze, dello stop alle cause che vedono contrapposti Pd e M5s. "Prendo atto che il Pd ritira le cause contro Beppe Grillo", commenta oggi il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. "Rispetto la scelta, anche se mi dispiace per i militanti: querelando Grillo - a nome del Pd - intendevo difendere l'onorabilità dei volontari, volgarmente accusati non solo sui social", aggiunge. E sottolinea: "Per quello che invece mi riguarda personalmente non intendo ritirare nessuna azione civile avanzata contro Beppe Grillo e contro Il Fatto Quotidiano".