Lunedì 17 Marzo 2025
COSIMO ROSSI
Politica

Quartapelle (Pd): "La premier rischia di isolare l’Italia"

La vicepresidente della commissione Esteri attacca: "Le sue idee in contrasto con quelle degli altri Paesi".

Quartapelle (Pd): "La premier rischia di isolare l’Italia"

Onorevole Lia Quartapelle, vicepresidente dem della commissione Esteri della Camera, a Bruxelles si discute della prossima Commissione e gli altri alti incarichi europei. Pensa che i socialisti si troveranno in maggioranza con la destra italiana di Giorgia Meloni?

"Mi sembra che l’estremismo di Meloni rischi di isolare il nostro Paese. La riunione di lunedì questo ha fatto emergere. Vedremo come andrà. Mi sembra che si stia creando una maggioranza con idee su cose da fare e non so dove Meloni troverà il suo spazio e dove si voglia collocare. Quella che lei cerca di presentare come una forza in realtà rischia di diventare una debolezza per l’Italia. Forse deve riconsiderare compagni di viaggio e alcune posizioni politiche che danneggiano il Paese".

A quali posizioni si riferisce?

"In generale il disegno di Europa che ha in mente e che non ha mai chiarito. Mi sembra che si sottragga, ogni volta che c’è da prendere decisioni cruciali sul futuro del continente: nega le questioni ambientali, scansa quelle sociali e sulla difesa l’Italia è più indietro negli impegni assunti a livello europeo degli altri Paesi. Non può continuare così".

Ma potrebbe ugualmente sostenere la prossima Commissione...

"Questo bisognerebbe chiederlo a lei. E anche su questo dovrebbe uscire dall’ambiguità. In Europa però non è che si contratta: si hanno idee sulle cose da fare. Un’Europa con meno diritti e meno chiarezza sulle questioni internazionali e ambientali è il contrario di quello che altri governi pensano. Le idee di Meloni sono in contrasto con quelle degli altri Paesi, dalla Francia di Macron alla Spagna di Sanchez alla Germania di Scholz alla Polonia di Tusk".

Ma non è più pericoloso consegnare la destra di governo italiana all’unità con le altre destre, come quella francese, che avanzano, piuttosto che integrarla nel governo europeo?

"In questo momento la ‘destra di governo’ è un unicum solo italiano. Tanto è vero che Tajani continua ad arrampicarsi sugli specchi. Non c’è nessun altro grande Paese europeo dove la famiglia dei popolari abbia acconsentito a venire a patti col corrispondente di Meloni. Siamo noi l’unicum. Penso che questa fase europea sottolinei questa eccezionalità in negativo dell’Italia. Tanto che le critiche più grandi arrivano dalla Polonia, dove gli alleati di Meloni, il partito oltranzista nazionalista del Pis, sono all’opposizione di un governo europeista serio come quello di Tusk".