Martedì 16 Aprile 2024

Salvini: "Berlusconi non detta più legge"

Oggi le primarie della Lega Nord con Fava. Il leader avverte: "Il mio Carroccio? Un partito grande. No ai nostalgici come Bossi. Silvio scelga: o con noi o con Merkel"

Matteo Salvini con Silvio Berlusconi

Matteo Salvini con Silvio Berlusconi

Milano, 14 maggio, 2017 - «C’è chi vuole tornare indietro. Io guardo avanti». Matteo Salvini oggi punta a essere riconfermato segretario federale della Lega Nord con le primarie. A sfidarlo c’è Gianni Fava, assessore lombardo all’Agricoltura. 

GUIDA / Primarie Lega: quando, come e dove si vota

Salvini, se non raggiunge l’80 per cento – come auspica – mollerà?

«Macché. Non è una questione di numeri. Ho scelto io di fare le primarie e ci ho messo l’anima».

Non teme che la Lega si spacchi? «Io unisco. Ho raccolto l’87% delle firme».

Qual è la sua idea di Lega? «Un partito grande. Bossi vuole stare dentro un recinto. Io invece dico: quel che accade a Londra riguarda anche Milano».

Fava e Maroni l’accusano di non pensare più al Nord... «I referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia, però, si fanno adesso perché la Lega è più forte di prima».

La svolta lepenista, però, ha subìto una frenata. «Smettiamola. Non siamo lepenisti, trumpisti o putinisti».

Rinnega la Le Pen? «Ma no, ce ne fossero di sconfitte del genere. Ha preso 11 milioni di voti. Dico solo che abbiamo la nostra identità anche se dialoghiamo con Trump, Le Pen, Putin».

La sconfitta della Le Pen ha comunque cambiato gli equilibri del centrodestra?  «Berlusconi e Renzi festeggiano la vittoria di Macron, ma i loro candidati naturali non sono arrivati al ballottaggio. Macron se n’è andato dal Partito socialista. E il candidato di Berlusconi, che dovveva essere Fillon, non è arrivato in finale. Noi, invece, ce la siamo giocati in Olanda e siamo arrivati al ballottaggio sia in Austria sia in Francia».

Parliamo di alleanze.  «La Lega non starà con Pd, M5S, Alfano e Monti».

Con Berlusconi sì o no? «Vorrei un centrodestra il più ampio possibile. Ma senza scarti di magazzino. Se qualcuno rimpiange la politica delle gite ad Arcore per chiedere lumi sulle alleanze, beh... io non sono fra questi». 

Si riferisce a Bossi? «Bossi è nostalgico. Ma che cosa abbiamo portato a casa governando coi Fini, i Casini, gli Alfano?».

Il federalismo fiscale... «Sì. Peccato che poi Berlusconi, alleandosi con Monti, abbia contribuito a cancellarlo. Io dovrei riallearmi con questa gente? Non me l’ha ordinato il medico».

Stando ai sondaggi, il centrodestra solo unito può vincere. «L’11 giugno si vota in tanti comuni e vinceremo a Genova, Verona, Como, Padova, Piacenza, Alessandria col centrodestra unito. Governiamo uniti anche in Veneto, Lombardia, Liguria. A livello nazionale, però, Berlusconi deve chiarire. O con noi con Renzi. O con la Lega o con la Merkel».

Berlusconi vorrebbe una Lega più moderata... «Niente vie di mezzo. Staremo con chi riduce le tasse al 15%, con chi vuole cambiare l’Europa e chi vuole bloccare l’immigrazione. È questione di sopravvivenza sociale: ne sbarcano 2mila al giorno».

Come sceglierete il leader del centrodestra? «Con le primarie, ma gratis». 

Berlusconi è d’accordo? «Silvio è stato un grande. Ma prima FI era al 30%, la Lega al 5%: ora abbiamo pari dignità». 

Vi incontrerete?  «Certo. Siamo i due leader dei principali partiti opposizione».

Summit già fissato? «No. Ma ci vedremo presto».

Poi c’è la legge elettorale... «A me piace il maggioritario, a Pd, FI, 5 Stelle gli inciuci del proporzionale. Ma chissenefrega. Non si può perdere tempo. Si voti subito. La Lega ha già idee, programma e squadra».