Giovedì 18 Aprile 2024

Presidenti delle Camere, il punto della situazione

A metà giornata ancora stallo pieno

Ghedini, Zanda, Romani, Gasparri (Ansa)

Ghedini, Zanda, Romani, Gasparri (Ansa)

Roma, 23 marzo 2018 - A metà giornata la situazione è quella già emersa ieri sera. Stallo pieno. Le schede bianche per l'elezione dei presidenti sono fioccate sia al Senato sia alla Camera, e tutto lascia presagire che sarà così fino a domani. Il muro contro muro è destinato a continuare, a meno che qualche vertice notturno non porti consiglio. Non sarà facile, vista la rigidità delle posizioni in campo, da parte del M5S che si rifiuta di incontrare Silvio Berlusconi per la paura di dargli legittimità, e da parte di Forza Italia che non accetta il diktat grillino.

"Se vogliono i nostri voti ce li devono chiedere", spiegano gli azzurri, ben contenti di osservare il cul de sac in cui Di Maio e soci paiono essersi infilati. I grillini provano a sparigliare facendo filtrare la propria disponibiltà a votare il dem Luigi Zanda al Senato, a partire della terza votazione in modo da tentare una parte del Pd e portare il Nazareno dalla propria parte in versione anti-centrodestra. Arma scarica in realtà, perché Zanda potrà avere i voti dei grillini, ma non di tutto il Pd. Specie i renziani, che al Senato costituiscono ancora una forza non indifferente e non hanno certo l’intenzione di eleggere uno degli esponenti più critici verso Renzi, per avallare peraltro un’operazione che non farebbe che portare il Pd nell’orbita Cinquestelle. Tutto fermo, quindi. Forza Italia intanto tiene duro su Romani, e lo sottolinea addirittura con un comunicato, sperando in questo modo di allontanare la Lega dal Movimento 5 Stelle.