Prescrizione, renziani e opposizioni ko sul rinvio della riforma

Non passa il lodo Annibali: la maggioranza regge. Italia Viva chiedeva di rimandare per un anno. Il Pd: "Sceneggiata finita". Insulti social alla deputata

Lucia Annibali (Imagoeconomica)

Lucia Annibali (Imagoeconomica)

Roma, 13 febbraio 2020 - Bocciato il ‘lodo Annibali’. Italia Viva esce sconfitta dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dove i renziani, con un emendamento al Milleproroghe, chiedevano il rinvio di un anno della riforma Bonafede sulla prescrizione. La proposta della Annibali (insultata per questo sul web: Renzi parla di "minacce vergognose") è stata bocciata con 49 no e 40 sì. I renziani hanno votato con le opposizioni, Forza Italia, Lega e Fd’I. Il governo aveva dato parere negativo. Lapidario il commento del Pd: "È finita la sceneggiata, ora voltiamo pagina".

Il risultato ha consentito al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di dare lo stop definitivo alle mediazioni sulla sua legge, in vigore da gennaio, mentre oggi si aprirà un’altra partita in Cdm: a tarda sera si inizierà a discutere della riforma del processo penale e del lodo Conte bis.

Tuttavia anche per Bonafede ieri non è stata una giornata del tutto positiva. La Consulta ha infatti dichiarato incostituzionale la stretta retroattiva della legge ‘spazza corrotti’ sui reati commessi prima dell’entrata in vigore della legge. Questione su cui, tuttavia, il ministro non ha voluto fare polemiche: "Aspettiamo di leggere le motivazioni".

La battaglia sulla prescrizione si sposta ora al Senato dove l’opposizione ha comunque pronta un’altra ‘trappola’: Forza Italia ha depositato un emendamento al dl Intercettazioni che dovrà essere convertito in legge la settimana prossima, riproponendo la riforma Orlando, che prevederebbe lo stop alla prescrizione dopo la sentenza d’appello, soluzione gradita a Renzi e già prospettata al premier Giuseppe Conte e al Guardasigilli.