Roma, 22 maggio 2025 – Ponte sullo Stretto, alt del Colle al ministero delle Infrastrutture. L'ufficio stampa del Quirinale fa sapere che “la norma sui controlli antimafia non era contenuta nel testo preventivamente inviato al Quirinale, ma è apparsa poche ore prima della riunione del Consiglio dei ministri. La legislazione in vigore contempla norme antimafia rigorose per le opere come il ponte di Messina. La norma proposta prevedeva invece una procedura speciale - adottata finora soltanto in casi di emergenza, come i terremoti, o di eventi speciali, come le Olimpiadi - che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie. Basti ricordare che la procedura speciale, che veniva proposta, autorizza anche a derogare ad alcune norme previste dal Codice antimafia, deroghe non consentite dalle regole ordinarie per le opere strategiche di interesse nazionale". La nota della presidenza della Repubblica è stata diffusa "in riferimento – si spiega – ad alcune inesattezze comparse sulla stampa odierna in relazione al decreto Infrastrutture".

Cosa dice Salvini
"Chiederemo il massimo del rigore, il massimo della trasparenza, più poteri al ministero dell'Interno e alle Prefetture per verificare che non ci siano infiltrazioni. Dal mio punto di vista era importante, qualcuno l'ha pensata in modo diverso, vorrà dire che sarà il Parlamento a mettere il massimo delle garanzie". Così il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a margine di un sopralluogo ai cantieri della nuova strada Sopraelevata portuale a Genova commenta i rilievi del Quirinale. "È chiaro che quando ci sono le Olimpiadi, la Tav, opere importanti a Genova, Messina o Roma, bisogna vigilare in maniera totale, siccome a Messina ci saranno più di centomila posti di lavoro in ballo e migliaia di imprese coinvolte, è mio interesse che le Prefetture, le Procure, le associazioni, i sindacati, possano avere il massimo della vigilanza e della trasparenza", ribadisce Salvini.
La mossa della Lega
Si muove subito la Lega che, in sede di esame parlamentare del decreto Infrastrutture la Lega - a quanto apprende l’Ansa - intende riproporre sotto forma di emendamento la norma sui controlli antimafia per il Ponte sullo Stretto che è stata espunta dal testo finale del provvedimento.
Cosa dice Piantedosi
"I rilievi del Colle? Non li conosco, importante è fare tutto quello su cui siamo d'accordo, io auspico che i controlli anti-mafia siano approfonditi, puntuali ed efficaci come sempre, fatti dal ministero dell'Interno per il tramite delle prefetture o per il tramite, insieme al ministero, della struttura di missione. Quindi in qualche modo si farà". Così il ministro per l'Interno Matteo Piantedosi, lasciando il Senato, risponde ai cronisti in merito alle norme antimafia e il dl infrastrutture.