Roma, 20 luglio 2022 - Vito Petrocelli ed Emanuele Dessì piombano nel dibattito in Senato. A tirarli in ballo Pierferdinando Casini, primo a parlare alla ripresa dei lavori dopo il discorso di Draghi. "Ci sono due colleghi parlamentari che dovrebbero stare qui a rappresentare le battaglie dei loro elettori, in particolare contro un presidente che hanno avversato sempre, e che mi risulta siano in Nicaragua a celebrare la rivoluzione sandista", dice il senatore di 'Per le Autonomie' in apertura del suo intervento. Il riferimento, diretto e sarcastico, è ai due ex parlamentari M5s. Dessì e Petrocelli sono da poco giunti nel paese sudamericano dopo un viaggio di 36 ore. Eletti nelle file grilline, i due senatori della Repubblica hanno scelto di volare oltreoceano per festeggiare la rivoluzione sandinista del 1979. Quella che rovesciò la dittatura di Debayle e portò negli anni alla presidenza Daniel Ortega, leader del partito leninista-marxista Fsln. Draghi verso le dimissioni: cosa succede ora. Due strade per Mattarella Perché il discorso di Draghi ha fatto infuriare la Lega Gelmini contro Ronzulli: scintille allo Xanax. E la ministra lascia Forza Italia Una visione rivoluzionaria e anti-imperialista, osteggiata dagli americani (il Nicaragua finì sotto embargo nel 1985) e che si infranse contro la deriva autoritaria dello stesso Ortega, fino alla caduta dei sandinisti nel 1990. Mentre l'Italia vive con apprensione il giorno clou della crisi di governo, i due parlamentari hanno quindi preferito partecipare alla festa nazionale del Nicaragua, nel 43esimo anniversario della rivoluzione. "Tanto quello che pensiamo lo ripetiamo da tempo: Draghi se ne deve andare!", ha spiegato giusto ieri Dessì in un'intervista a Repubblica, raccontando con entusiasmo l'esperienza sudamericana che ha iniziato a vivere con il collega. Un clima "da prime feste dell'Unità", ha detto. E sempre ieri ha postato anche un video su Facebook del corteo di Managua. In Senato Dessì è iscritto nel gruppo Costituzione ambiente e lavoro (Cal), mentre Petrocelli si è accasato con il Partito Comunista di Marco Rizzo. Dopo averli citati (e quindi nominati), Casini in Senato ha chiosato: "Viva la vecchia politica, in quanto a decoro e dignità può dare lezioni di galateo".