Sali a bordo, Grillo!

Nel totonomi che impazza alla vigilia della presentazione delle liste, colpisce quello del comandante di marina Gregorio De Falco, responsabile del famoso "salga a bordo cazzo!!!!" urlato per radio al pavido Schettino che stava abbandonando la Costa Concordia alla deriva davanti al porto del Giglio. De Falco, secondo i rumors, sarà in lista per i grillini.  Colpisce e non poco. La decisione dei Cinquestelle di imbarcare, è il caso di dirlo, personaggi famosi deroga in qualche modo all'uso invalso fino ad ora secondo cui i candidati erano "semplici" rappresentanti dei cittadini scelti attraverso la rete da cittadini stessi (gli iscritti alla piattaforma interna).

E' una pratica che gli "altri" partiti adottavano da sempre, e che i Cinquestelle avevano sempre disdegnato: i candidati erano dei carneadi, contava solo il marchio "Grillo". Diciamo che la conversione è un ulteriore ripiegamento rispetto agli assunti iniziali. Legittimo sicuramente, ma in dissonanza con quanto professato fino ad adesso. Non l'unico, non il meno significativo. La sfida per loro a questo punto è riuscire a mantenere quell'essenza di novità che li ha imposti all'attenzione di tanti, pur nella "necessità" di adottare comportamenti più omologati al "sistema". Non rinunciare a sembrare di "lotta" pur volendo essere "di governo". Un'equazione difficile, sulla quale in passato molti sono inciampati.