Martedì 23 Aprile 2024

Panzeri, la famiglia e la vacanza da 100mila euro. Cosa sappiamo sul misterioso 'gigante'

Nelle intercettazioni messo a fuoco il ruolo di moglie e figlia. I conti sulle ferie e la parola 'intrallazzi'. Le due donne: "Noi all'oscuro"

Roma, 10 dicembre 2022 - Tangenti dal Qatar e vacanze: l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, tra gli arrestati nell’indagine di Bruxelles, avrebbe usato "metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi". Lo si legge in un atto notificato ieri alla moglie Maria Colleoni, fermata insieme alla figlia nella loro casa di Calusco D’Adda, in provincia di Bergamo. Le due donne sono state raggiunta da un mandato di arresto europeo con l’accusa di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio.

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"Una vacanza da 100mila euro"

Nella sommaria descrizione dei fatti spunta una vacanza per la famiglia Panzeri costata "100 mila euro". Come si legge nella sommaria descrizione dei fatti contestati dal giudice istruttore Michel Claise a partire dal gennaio 2021, Maria Colleoni e il marito Antonio Panzeri avrebbero usato una carta di credito di una terza persona chiamata "il gigante" ("géant"). Inoltre, prosegue l’atto, la donna - è il riassunto di intercettazioni - avrebbe detto al marito di non essere d’accordo che sul suo conto corrente venissero addebitati 35mila euro. Panzeri le avrebbe risposto che "avrebbe voluto andare in vacanza dal primo gennaio ‘usando l’altra soluzione e che poteva addebitare 10 mila euro dal conto corrente 'qui' (si ipotizza che qui significhi in Belgio). La moglie gli avrebbe poi spiegato di "aver guardato i prezzi per una vacanza per la famiglia durante la pausa di Natale", aggiungendo di "non potersi permettere di spendere 100 mila euro per le vacanze come nell’anno precedente" e che riteneva che "la proposta attuale, cioè 9mila euro a persona solo per l’alloggio fosse troppo cara".

"Gli intrallazzi"

Le indagini, è scritto sempre nel documento, hanno rivelato che Maria Colleoni avrebbe detto al marito di "aprire un conto bancario in Belgio e apparentemente insistette di non volere che lui facesse qualsiasi operazione senza che lei potesse controllarlo". Inoltre disse a lui di aprire un conto con "partiva Iva, il che suggerisce che Panzeri avrebbe potuto cominciare una nuova attività commerciale soggetta a Iva". Ciò dimostra che Maria Colleoni eserciterebbe "una sorta di forma di controllo sull’attività del marito o che lei per lo meno cercasse di mantenere qualche controllo". Maria Colleoni "usava la parola ‘combines’ (‘intrallazzo' in francese) per riferirsi ai viaggi e agli affari del marito. La parola francese combines è negativa e suggerisce che il marito utilizzi metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi". 

"Noi all'oscuro"

"Le mie assistite hanno riferito in aula di non essere a conoscenza di quanto viene loro contestato". Lo ha spiegato l’avvocato Angelo De Riso difensore con Nicola Colli, di Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, arrestate ieri in esecuzione di un mandato di arresto europeo nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto il parlamento Ue e alle quali oggi sono stati concessi i domiciliari. "Siamo soddisfatti e confidiamo che non venga accolta la richiesta di consegna alle autorità del Belgio", hanno affermato i due legali. 

Pier Antonio Panzeri
Pier Antonio Panzeri