Giovedì 25 Aprile 2024

Per un po' non si vota

Finestre elettorali chiuse, niente urne fino all'autunno

Al di là delle dichiarazioni di giornata di Salvini e Di Maio, e dell’interrogativo che tutti si pongono se siamo davanti a un tentativo di avviare un vero dialogo Lega-M5S o semplicemente a un modo per confondere le acque, pare che i protagonisti della crisi abbiamo tolto dal tappeto l’opzione 'urne subito' e compreso che visto il calendario non si può andare a votare, e quindi che bene o male un governo si deve fare. Non è poco, perché l’idea che in qualche modo ci sarebbe stato tempo per recarsi di nuovo alle urne prima dell’estate avrebbe potuto indurre qualcuno a tirarla per le lunghe, e riaffidarsi ancora alla roulette del voto.

Conti alla mano tutti si sono resi conto che alla fine della crisi, e più si tira per le lunghe più la fine si allontana, la finestra elettorale di primavera si sarà già chiusa, e bene che vada una campagna elettorale non potrà svolgersi prima dell’autunno. Ovviamente non con questo governo, che il 23 marzo si dovrà formalmente dimettere. I giochi a questo punto cambiano prospettiva, e l’interesse di tutti è arrivare a una qualche intesa anche in vista dell’elezione dei due presidenti delle camere.

Ecco spiegato il rinnovato attivismo di Salvini, speculare a quello di Di Maio. Quanto ci sia di 'reale' in ciò che viene proclamato non è facile capire subito, ed è probabile (specie per Salvini) che ancora siamo in una fase di assestamento interno alla coalizione e di messaggi cifrati inviati ad alleati e alleandi (nonché al Quirinale). Il gioco del cerino in questi casi è sempre il più praticato.