Martedì 23 Aprile 2024

Nomine Cdp, caos nel governo. Conte convoca vertice, poi lo rinvia

Il viceministro Salvini afferma di non essere stato informato dell'incontro voluto dal premier sulle nomine, e poi rinviato

Matteo Salvini e Luigi Di Maio nell'Aula di Montecitorio (Ansa)

Matteo Salvini e Luigi Di Maio nell'Aula di Montecitorio (Ansa)

Roma, 19 luglio 2018 - Caos nel governo sulle nomine di Cassa Depositi e Prestiti. Conte convoca un vertice, poi lo rinvia. "Non sapevo che fosse stato convocato, non so neanche che sia stato sconvocato", commenta  Matteo Salvini alla Camera a chi gli domanda dell'incontro "rinviato per impegni". 

Il vertice era stato fissato dal presidente del Consiglio per le 15 a Palazzo Chigi. Avrebbero dovuto partecipare anche il vice premier Salvini, assieme a Luigi Di Maio e al ministro dell'Economia Giovanni Tria per discutere il nodo delle nomine pubbliche (Oltre alla partita Cdp, il governo deve scegliere, su indicazione del ministero dell'Economia, due rappresentanti per il Cda Rai).

Ma Salvini, a testimoniare il momento di confusione tra Lega e M5S, a chi gli chiede a quando sia stato rinviato, ribadisce: "Non sono io che li convoco, non sono io che li sconvoco". E incalzato sui nomi per la Cassa depositi e prestiti, risponde: "Non seguo io il dossier". Poi alla domanda specifica se Dario Scannapieco è fuori, il vice premier replica: "Chiedetelo ad altri, su queste cose non posso essere di grande aiuto".

Il vertice non sarebbe saltato perché il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio, sarebbe stato impossibilitato a partecipare perché impegnato nel pomeriggio per la supervisione sulla messa a punto degli emendamenti del governo sul dl dignità. In più il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è in partenza in serata per Buenos Aires dove sarà impegnato il 21 e il 22 con il G20 dei ministri finanziari e delle banche centrali. 

GIORGETTI - Interpellato per l'improvvisa cancellazione del vertice, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha risposto: "Esiste una procedura, chiedete a chi la gestisce e leggete Il Fatto Quotidiano". Sul giornale, in un'intervista, il premier Giuseppe Conte spiegava così le nomine nelle partecipate: "Il ministro competente le propone a me, io ne parlo con i due vicepremier, poi decidiamo insieme. Se non c'è accordo sulla persona più competente, rinviamo per trovarne una migliore". Giorgetti ha rifiutato di fornire ulteriori chiarimenti ma sembra chiaro che il rinvio c'è quando manca l'accordo.