Venerdì 19 Aprile 2024

Reddito di cittadinanza, Di Maio: "Assumiamo subito 10 mila navigator"

Il vicepremier: "faremo dei colloqui, con l'impegno di stabilizzarli con un contratto"

Luigi Di Maio in tour elettorale ad Avezzano (Ansa)

Luigi Di Maio in tour elettorale ad Avezzano (Ansa)

Avezzano (L'Aquila), 20 gennaio 2019 - Impermeabile alla critiche, Luigi Di Maio continua a tessere le lodi del 'suo' reddito di cittadinanza. E da Avezzano, dopo un incontro con i candidati alle elezioni regionali abruzzesi del 10 febbraio promette: "Assumeremo subito 10 mila navigator, che sono i tutor del reddito di cittadinanza. Li assumeremo subito, faremo dei colloqui, con l'impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l'agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro (Anpal)".

"Queste 10 mila assunzioni - specifica il vicepremier pentastellato - che si divideranno in quattromila per le regioni e seimila per lo Stato centrale, ci consentiranno di gestire le assunzioni nelle aziende di chi prende il reddito, ma anche di aprire un'azienda perché chi prende il reddito e apre un'azienda ha sei mesi per 780 euro di assegno per avviare la propria azienda".

IL DECRETO DIGNITA' - Sempre da Avezzano il vicepremier rimarca: il decreto Dignità "lo avevano combattuto, avevano detto che avrebbe fatto perdere migliaia di posti di lavoro e invece ieri l'Agenzia regionale del Veneto ci dice che i posti di lavoro stanno aumentando e si stanno stabilizzando".

Fornero: "Norme anti-divano? Sgradevoli"

FORNERO AL CONTRATTACCO - Sull'argomento l'ex ministra Elsa Fornero, dalla platea tv di '1/2h in più' su Rai3 avverte: "Non illudiamoci col reddito di cittadinanza e centri per l'impiego, spesso i giovani in particolare al Sud che si presentano ai centri per l'impiego trovano solo un impiegato che allarga le braccia. Norme anti-divano? Sgradevoli". E ancora: "Il punto critico" del reddito di cittadinanza e di Quota 100 " è l'assenza di uno sguardo rivolto al futuro", dice Foreno sottolineando che Salvini "ha dedicato" la riforma "alla piangente Fornero. Noi la riforma del 2011 l'abbiamo dedicata ai suoi figli", era un tentativo "di salvare il Paese guardando al futuro". Invece, aggiunge, "quello che caratterizza entrambi i provvedimenti è che si guarda solo a all'oggi. Anzi, a un orizzonte di pochissimi mesi, per far contenti gli italiani che voteranno a maggio" e probabilmente presto anche per le politiche".

Di Maio: "Pd e FdI, vergognatevi"

LA POLEMICA CON PD E FDI - Ieri, in un video su Facebook, il ministro dello Sviluppo economico e delle politiche sociali aveva attaccato Pd e Fratelli d'Italia, che "vogliono fare un referendum contro una misura sacrosanta che l'Italia aspettava da anni. Io non so dal punto di vista del consenso quanto questi partiti prenderanno alle elezioni, so solo che non sanno più quale sia la realtà che li circonda: vanno a cene da 6 mila euro e poi dicono che mandiamo gli italiani 'una vita in vacanzà?! Vergognatevi!".  "Le vostre ideologie di riferimento - continua Di Maio - avrebbero aiutato queste persone, il partiti che si nutrivano di queste ideologie le avrebbero sostenuto, sono sicuro che il Pci e l'Msi avrebbero sostenuto il reddito e voi che ne siete gli infelici eredi state qui a fare il tifo per lo spread e per Confindustria e passate il tempo a dire che dobbiamo ridurre i diritti degli italiani".