Tensione in Moldavia

"La Moldavia   sta fronteggiando una concreta minaccia russa. Continueranno a provare a destabilizzare il Paese. La situazione è veramente incerta". Così Dionis Cenusa, analista moldavo dell’Eastern Europe Studies Center di Vilnius, in Lituania.  Vede una pur remota eventualità di intervento militare russo o l’ipotesi è irrealistica? "Non ci sono le condizioni. Nel 2022 la Russia, invadendo l’Ucraina, tentò di avanzare nel sud per prendere Odessa e stabilire un collegamento tra la Trasnistria e il Donbass. Era un piano ambizioso ed è fallito. Adesso non vi sono le condizioni per riprovarci. La Russia userà le forze che le sono rimaste per prendere il Donbass, che è il suo obiettivo strategico, mentre il sogno di una avanzata fino alla Transnstria, varcando di nuovo il fiume Dniepr, non è realistico. Magari a qualcuno al Cremlino piacerebbe, ma non ne hanno le forze e lo sanno". Crede all’ipotesi che la Russia usi mercenari per prendere il controllo di palazzi del potere a Chisinau e chiedere le dimissioni del governo? "Se volesse fare una azione del genere, Mosca non avrebbe bisogno di mercenari. Ha abbastanza filorussi in Transnistria. Non si può escludere del tutto l’eventualità, che però è molto improbabile. Anche perché non porterebbe da nessuna parte. La Moldavia si è preparata per casi del genere, e saprebbe reprimerli". Per questo da Mosca spingono sulle manifestazioni di piazza per cercare di far cadere “democraticamente“ il governo filoccidentale? "Certo. E ci sono tutte le condizioni perché possano provarci, visto che il governo è molto impopolare, anche se le proteste non sono molto estese. La Russia vuole creare instabilità e beneficiarne". Quale è l’obiettivo massimo russo? E quale quello realistico? "L’obiettivo massimo è sicuramente avere un governo filorusso a Chisinau; quello più realistico, ma pur sempre complesso da ottenere, è avere un governo neutrale che ritiri la richiesta di adesione all’Ue e non minacci gli interessi geopoltici di Mosca. È capace la Russia di concretizzare un piano sovversivo del genere? Diciamo che per la Russia rendere operativo un piano simile non sarebbe facile". Il malgoverno e le difficili condizioni di vita in Moldavia possono essere usate da Putin per muovere la popolazione contro il governo? "Senza dubbio la Russia sta usando la povertà, aggravata dalla crisi energetica, per accrescere il malcontento della popolazione e usarla. L’estesa corruzione, poi, contribuisce alla rabbia della gente, che è reale". Come definirebbe il partito Sor che alimenta le proteste? "È un partito populista, i suoi supporter sono in parte la fascia di popolazione più vulnerabile e in parte giovani non politicizzati che cercano benefici da un cambio di governo. Sor sta combattendo per la sua sopravvivenza politica dopo le accuse giudiziarie contro il suo fondatore. Diciamo che Sor usa la Russia per garantirsi un futuro e la Russia usa Sor per tentare un cambio di governo. I due interessi concordano". Quanto forte è il consenso di Sor ? "A Chisinau, molto scarso, più forte nelle province più povere. Ma non è mai riuscito a mobilitare più di 30mila persone". Come considerare le accuse russe di un attacco ucraino alla Trasnistria, la regione moldava filorussa? "Kiev non avrebbe alcun interesse a farlo. È propaganda. E anche un attacco russo sotto falsa bandiera ucraina non avrebbe senso perché non potrebbe portare a una invasione militare. E quindi, perché farlo? Proveranno ancora a muovere la piazza e far cadere il governo, è la loro sola realistica possibilità. Difficile che ce la facciano, ma non impossibile".

Politica

"La Moldavia sta fronteggiando una concreta minaccia russa. Continueranno a provare a destabilizzare il Paese. La situazione è veramente incerta". Così Dionis Cenusa, analista moldavo dell’Eastern Europe Studies Center di Vilnius, in Lituania. 
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Vede una pur remota eventualità di intervento militare russo o l’ipotesi è irrealistica? 
"Non ci sono le condizioni. Nel 2022 la Russia, invadendo l’Ucraina, tentò di avanzare nel sud per prendere Odessa e stabilire un collegamento tra la Trasnistria e il Donbass. Era un piano ambizioso ed è fallito. Adesso non vi sono le condizioni per riprovarci. La Russia userà le forze che le sono rimaste per prendere il Donbass, che è il suo obiettivo strategico, mentre il sogno di una avanzata fino alla Transnstria, varcando di nuovo il fiume Dniepr, non è realistico. Magari a qualcuno al Cremlino piacerebbe, ma non ne hanno le forze e lo sanno". 
Crede all’ipotesi che la Russia usi mercenari per prendere il controllo di palazzi del potere a Chisinau e chiedere le dimissioni del governo? 
"Se volesse fare una azione del genere, Mosca non avrebbe bisogno di mercenari. Ha abbastanza filorussi in Transnistria. Non si può escludere del tutto l’eventualità, che però è molto improbabile. Anche perché non porterebbe da nessuna parte. La Moldavia si è preparata per casi del genere, e saprebbe reprimerli". 
Per questo da Mosca spingono sulle manifestazioni di piazza per cercare di far cadere “democraticamente“ il governo filoccidentale? 
"Certo. E ci sono tutte le condizioni perché possano provarci, visto che il governo è molto impopolare, anche se le proteste non sono molto estese. La Russia vuole creare instabilità e beneficiarne". 
Quale è l’obiettivo massimo russo? E quale quello realistico? 
"L’obiettivo massimo è sicuramente avere un governo filorusso a Chisinau; quello più realistico, ma pur sempre complesso da ottenere, è avere un governo neutrale che ritiri la richiesta di adesione all’Ue e non minacci gli interessi geopoltici di Mosca. È capace la Russia di concretizzare un piano sovversivo del genere? Diciamo che per la Russia rendere operativo un piano simile non sarebbe facile". 
Il malgoverno e le difficili condizioni di vita in Moldavia possono essere usate da Putin per muovere la popolazione contro il governo? 
"Senza dubbio la Russia sta usando la povertà, aggravata dalla crisi energetica, per accrescere il malcontento della popolazione e usarla. L’estesa corruzione, poi, contribuisce alla rabbia della gente, che è reale". 
Come definirebbe il partito Sor che alimenta le proteste? 
"È un partito populista, i suoi supporter sono in parte la fascia di popolazione più vulnerabile e in parte giovani non politicizzati che cercano benefici da un cambio di governo. Sor sta combattendo per la sua sopravvivenza politica dopo le accuse giudiziarie contro il suo fondatore. Diciamo che Sor usa la Russia per garantirsi un futuro e la Russia usa Sor per tentare un cambio di governo. I due interessi concordano". 
Quanto forte è il consenso di Sor ? 
"A Chisinau, molto scarso, più forte nelle province più povere. Ma non è mai riuscito a mobilitare più di 30mila persone". 
Come considerare le accuse russe di un attacco ucraino alla Trasnistria, la regione moldava filorussa? 
"Kiev non avrebbe alcun interesse a farlo. È propaganda. E anche un attacco russo sotto falsa bandiera ucraina non avrebbe senso perché non potrebbe portare a una invasione militare. E quindi, perché farlo? Proveranno ancora a muovere la piazza e far cadere il governo, è la loro sola realistica possibilità. Difficile che ce la facciano, ma non impossibile". 
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