Mercoledì 24 Aprile 2024

Minibot, la Lega insiste: non sono moneta, l'idea piace

Salvini sfida Confindustria e Draghi: "Così iniziamo a pagare i debiti della Pubblica amministrazione verso famiglie e imprese". Giorgetti: "Un'opportunità"

Euro, tagli di banconote (Ansa)

Euro, tagli di banconote (Ansa)

Roma, 7 giugno 2019 - "I minibot possono rappresentare una soluzione". Una soluzione, quella dei minibot, per iniziare a pagare i debiti che la Pubblica amministrazione ha messo insieme, un problema che si trascina da anni e che ha messo in difficoltà famiglie e imprese. Matteo Salvini, e prima di lui Giancarlo Giorgetti, hanno mandato un messaggio in questo senso, un messaggio diretto a Mario Draghi, presidente della Bce, che aveva liquidato l’idea di versare minibot, giudicati "valuta illegale" che "farebbe salire il debito". La Lega tuttavia li tiene in considerazione questi strumenti che, per Giorgetti “non saranno forse la Bibbia, ma rappresentano una possibilità“. Mentre Salvini ribatte ai giovani di Confindustria, che hanno etichettato i mini-titoli come biglietti del Monopoli: “nessuna moneta alternativa, sono decine di miliardi già debito dello Stato“.

“Le soluzioni nuove vengono tutte contestate“, conclude il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ma la prospettiva di un braccio di ferro con Draghi impensierisce anche gli alleati pentastellati nel governo, che preferiscono astenersi dai commenti, tanto che nulla trapela da Palazzo Chigi. Fonti del Carroccio rimarcano che i mercati non hanno reagito male all’annuncio, lo spread è rimasto dov’era. Dunque l’esigenza di pagare i debiti della Pubblica amministrazione rappresenta “un’emergenza e stiamo valutando come farlo“, dice Salvini. “La strada maestra è la crescita“, aggiunge Giorgetti. 

Il leader della Lega rassicura anche sul versante europeo, i minibot non costituiscono il primo atto dell’uscita dal sistema dell’Euro, per giunta l’idea “piace agli italiani“. E così la scommessa, che si contrappone all’atteggiamento negativo di Draghi e della Confindustria, ricalca l’intraprendenza della Lega, che intende mandare segnali all’Europa sui temi economici. Una posizione in controtendenza, che complica la missione del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, impegnati a scongiurare la procedura d’infrazione paventata da Bruxelles.

La questione minibot si annuncia un passaggio cruciale del confronto che Conte dovrebbe avere la prossima settimana con lo stesso Salvini e con Luigi Di Maio. Anche il vicepremier dei 5Stelle mette un paletto nel confronto serrato con la Ue, chiedendo che il miliardo di risparmi del reddito di cittadinanza vadano a finanziare misure per la famiglia invece di dare un taglio al deficit. Volete arrivare a una procedura d’infrazione? Sarà questo l’interrogativo che il premier Conte potrebbe girare ai due vice, sollecitando un mandato chiaro a “tentare di tutto per evitare la procedura“ sia pure senza toccare quota 100 e reddito di cittadinanza. Dall’esito del vertice conosceremo, anche sui minibot, come il governo intende rimettere in modo un sistema inceppato.