Venerdì 19 Aprile 2024

Milleproroghe 2018, ok Camera a prima fiducia

I voti a favore sono 329. Il voto finale rischia di slittare a domani. Di Maio: chi polemizza poneva fiducia su tutto Milleproroghe 2018, soldi alle periferie. Sindaci in rivolta: "Conte li restituisca"

Milleproroghe, i ministri Fraccaro e Grillo alla Camera (Ansa)

Milleproroghe, i ministri Fraccaro e Grillo alla Camera (Ansa)

Roma, 13 settembre 2018 - La Camera dice sì alla fiducia al governo sul decreto legge Milleproroghe 2018 con 329 voti a favore, 220 contrari e quattro astenuti. Quella votata oggi è la prima fiducia chiesta dal governo Conte su un provvedimento da quando si è insediato. Il voto finale sul testo non è ancora stato stabilito.

Milleproroghe 2018, soldi alle periferie. Sindaci in rivolta: "Conte li restituisca"

Sono 162 gli ordini del giorno presentati sul decreto Milleproroghe e non meno di 100 gli iscritti a parlare per l'illustrazione. Il Pd, confermano fonti dem, prosegue quindi con l'ostruzionismo già messo in atto in occasione della discussione generale. Stesso atteggiamento che dovrebbe essere riproposto anche durante la terza ed ultima lettura del provvedimento da parte del Senato, dove approderà in Aula da mercoledì prossimo. A causa del mancato accordo in conferenza dei capigruppo, non è stato possibile fissare un orario certo per il voto finale, che a questo punto, confermano fonti parlamentari di maggioranza e opposizione, rischia di slittare a domani, a meno che non venga deciso che la seduta vada avanti ad oltranza e, comunque, il via libera si avrebbe in tarda nottata se non domani mattina.

Sono 21 invece i voti in meno rispetto alla fiducia che il governo Conte ha incassato lo scorso 6 giugno, giorno in cui il premier si presentò in Aula a Montecitorio per la prima volta. Oggi infatti i sì sono stati 329, mentre il 6 giugno furono 350 i voti favorevoli, quando votarono a favore anche alcuni deputati ex M5s e gli esponenti del Maie, questi ultimi anche oggi hanno dato il loro voto alla fiducia. Considerate le assenze, tra quelle giustificate e quelle no - che saranno verificabili sui tabulati ufficiali della votazione - l'esecutivo comunque ottiene 21 voti in meno. Se si considerano invece i voti totali che sulla carta ha la maggioranza M5s-Lega, ovvero 346 voti (222 deputati del M5s e 124 della Lega), nel voto di fiducia di oggi la maggioranza 'perde' quindi 17 voti.

"Le polemiche sul milleproroghe? Le fanno quelli che hanno messo la fiducia pure sulla legge elettorale", ha detto il vicepremier Luigi Di Maio che continua: "Se il problema sono le questioni procedurali, io ho letto le osservazioni e secondo me non c'è alcun problema: la fiducia è stata posta seguendo tutte le procedure del caso".