Giovedì 25 Aprile 2024

Migranti, Macron replica a Salvini. "Sì, sono il suo avversario"

Botta e risposta. Il capo dell'Eliseo: "Francia nemica di nazionalismo e odio". Il vicepremier italiano: "Ma i sondaggi lo bocciano"

Il presidente francese Emmanuel Macron (Lapresse)

Il presidente francese Emmanuel Macron (Lapresse)

Roma, 29 agosto 2018 - E' scontro aperto tra il vicepremier Matteo Salvini e il presidente francese Emmanuel Macron sui temi dell'immigrazione e del nazionalismo. Il capo dell'Eliseo oggi ha risposto alle parole del leader della Lega e del primo ministro ungherese Viktor Orban che ieri, durante il loro incontro a Milano, lo hanno chiamato in causa come "guida di una forza europea che sostiene l'immigrazione". "Se ritengono che la Francia sia il nemico del nazionalismo, della politica dell'odio, dell'Europa che deve pagare quello che ci piace e che non imporrebbe alcuna forma di responsabilità e solidarietà, allora hanno ragione, sono il loro oppositore principale", ha detto Macron.

E la replica di Salvini non ha tardato ad arrivare. "Il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese. Anziché dare lezioni agli altri governi, spalanchi le proprie frontiere, a partire da quella di Ventimiglia. E la smetta di destabilizzare la Libia per interessi economici", ha risposto a muso duro il ministro dell'Interno italiano.

Viktor Orban e Matteo Salvini (Imagoeconomica)
Viktor Orban e Matteo Salvini (Imagoeconomica)

D'altronde Macron ha ricordato che "nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dovremo prendere delle decisioni approfondite per trattare i temi delle migrazioni". "Questo implica serietà e senso di responsabilità, rimanendo attaccati ai nostri valori, quali il diritto d'asilo, con una vera politica nei confronti dei paesi di origine e all'interno. Che non è quello che propongono Orban e Salvini", ha precisato ancora il capo dell'Eliseo.

Un Consiglio europeo si terrà il prossimo 20 settembre a Salisburgo. "C'è una forte opposizione tra nazionalisti e progressisti" in Europa, ha continuato il leader francese, che in viaggio in Danimarca e Finlandia alla ricerca di alleati per costituire un "arco progressista" europeo che faccia argine ai governi nazionalisti e populisti.