Migranti, M5s: "Incontro Salvini-Orban non di governo"

E sulla nave Diciotti, Gallo (M5s): "Migranti, linea di Salvini indegna" Nave Diciotti, sbarco immediato per 16 migranti. "Due casi di sospetta tubercolosi"

La nave Diciotti a Catania (Ansa)

La nave Diciotti a Catania (Ansa)

Roma, 25 agosto 2018 - Presa di posizione del Movimento 5 Stelle sulla linea della Lega sui migranti. In una nota a firma dei capigruppo Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli viene chiarito che l'incontro previsto tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il premier dell'Ungheria Viktor Orban previsto martedì prossimo non è istuzionale ma "politico". E anche sul caso della nave Diciotti, ferma da cinque giorni a Catania, c'è chi critica la linea dura del Viminale: il presidente della commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo, esponente M5s punta il dito contro Salvini su Facebook definendo la sua linea indegna "sotto il profilo umano". 

INCONTRO ORBAN-SALVINI - "L'incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orban di martedì prossimo va considerato come un incontro solo ed esclusivamente politico e non, dunque, istituzionale o governativo", precisano nella nota i capigruppo M5s D'Uva e Patuanelli. "I paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d'aiuto dell'Italia - sottolineano i 5 stelle - ignorando la necessità di condividere l'accoglienza, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c'è anche l'Ungheria" concludono D'Uva e Patuanelli.

GALLO (M5S): LINEA SALVINI INDEGNA - Duro l'attacco di Gallo a Salvini: la sua linea, dice, "non sta funzionando. Serve a mostrare i muscoli, secondo alcuni, e alimenta rancori ed odio secondo tanti altri come me, oltre a non essere degno sotto al profilo umano di un Paese civile e di uno Stato di diritto come il nostro", scrive su Facebook il presidente della commissione Cultura della Camera nonché  esponente del Movimento 5 stelle. "Alimentare sofferenze ai deboli per colpire i potenti non ha alcun senso. Ci vogliono strategie diverse. Si può riscrivere il trattato di Dublino facendo leva su altri dossier che all'Europa interessano, facendo pesare il proprio voto. Mi fido delle capacità concrete ed analitiche del Presidente del Consiglio Conte per ottenere risultati", aggiunge il pentastellato.

Secondo Gallo "tutto il resto è solo una lunga campagna elettorale fino alle europee dove se vincesse il fronte del no all'immigrazione e si volessero pattugliare veramente tutte le frontiere europee dovremmo spendere tutti i miliardi europei per sorvegliare le coste o foraggiare qualche staterello non democratico perché trattenga i migranti per noi con altri Miliardi. E per il lavoro? La scuola? La sanità? La povertà? La cultura? Non ci saranno più soldi in questo grande show che sta diventando la gestione dei migranti. Il rischio è di barattare miliardi per risolvere un problema percepito ma poco reale in cambio dei problemi reali e quotidiani, che ci attanagliano la mattina ogni volta che ci alziamo dal nostro letto per affrontare la nostra giornata", conclude il parlamentare pentastellato.