Migranti sulle navi ong, il Viminale insiste: "Sbarcano solo i fragili"

Non si sblocca la situazione. Ispezione sulla Humanity 1 nel porto di Catania. Chiedono un approdo sicuro anche l'altra tedesca, Rise Above, e le norvegesi Ocean Viking e Geo Barents

Roma, 5 novembre 2022 - Quattro navi delle ong si trovano dinanzi la costa della Sicilia orientale in attesa di un porto sicuro per fare sbarcare i migranti soccorsi nel mar Mediterraneo. Il Viminale non intende derogare dalla linea dello "sbarca solo chi ha bisogno di assistenza" e come annunciato è giunta dopo le 23 nel porto di Catania la nave Humanity 1 della ong 'Sos Humanity', con a bordo 179 naufraghi, scortata da una motovedetta della Guardia costiera. A breve inizierà l'ispezione a bordo della nave tedesca, finora l'unica per la quale è stato emesso un decreto interministeriale che prevede la sosta nelle acque nazionali per il tempo necessario alle eventuali operazioni di soccorso. Le autorità dovranno individuare "fragili, donne e bambini", i soli che saranno fatti scendere. Al porto ci sono le forze dell'ordine, ambulanze, volontari della Protezione civile e due bus di linea urbana, che probabilmente saranno utilizzati per il trasporto delle persone sbarcate. 

Ma, come detto, in attesa ci sono anche altre imbarcazioni: la tedesca la Rise Above, con a bordo 90 persone dopo che due sono state soccorse da personale medico e trasferite e a terra a Siracusa; poi le norvegesi Ocean Viking, 234 migranti a bordo, e Geo Barents, con 572 persone soccorse. Le opposizioni insistono perché il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, assegni loro un porto in cui sbarcare. "È inaccettabile che non si aiutino le persone che stanno sulle navi dove ci stanno anche tanti bambini", dice Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, nel corso del suo intervento alla manifestazione per la Pace a Roma. A Catania si trova poi il deputato Aboubakar Soumahoro (Verdi / Sinistra italiana), che attende di salire a bordo della Humanity 1.

Intanto altre due navi sono arrivate sono arrivate nel porto di Augusta (Siracusa): la Jean Francois Deniau, dell'assetto Frontex, che ha soccorso 88 persone, e la petroliera Zagara che, in due operazioni, ha messo in salvo 59 migranti, recuperando anche due cadaveri.

Gli sbarchi di migranti in Italia
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Viminale: "Sbarca solo chi ha bisogno di assistenza"

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ribadisce: “Le persone che hanno i requisiti possono sbarcare. Ci facciamo carico di ciò che presenta problemi di ordine assistenziale e umanitario, senza derogare al fatto che gli obblighi di presa in carico competono allo Stato di bandiera. Gli altri devono tornare fuori dalle acque territoriali e se ne deve fare carico lo Stato di bandiera”.  Parole che ricalcano quelle dette ieri sera durante la conferenza stampa dopo il Consiglio de ministri. “Noi saremo fermi su questo principio senza venire meno a obblighi umanitari su cui non faremo mai marcia indietro - ha sottolineato Piantedosi -. Se ci sono persone malate e minori accerteremo queste condizioni su cui ci facciamo carico, a prescindere dalle regole internazionali poi la nave dovrebbe lasciare le acque nazionali. Ma la situazione è da vedere".

La situazione a bordo

Nel frattempo il capitano della Humanity 1, Joachim, fa sapere che ci sono "pasti caldi ancora solo per tre giorni", trascorsi i quali i 179 migranti dovranno fare i conti con la scarsezza di cibo. E il responsabile delle operazioni di MSF a bordo della Geo Barents, Riccardo Gatti, parla di situazione critica. Sono peggiorate "infezioni cutanee e respiratorie", "la mancanza di spazio e il prolungamento dei tempi in mare fa sì che aumenti il livello di sofferenza" - dice -. Siamo ora in territorio italiano e siamo divuti entrare per proteggerci dal maltempo che ha aumentato ancor di più la sofferenza delle persone a bordo e creato una situazione critica".