Meloni: no a Ue come Titanic. Prima o terza classe, affondano tutti. "Macron ha sbagliato"

La premier italiana avverte chi crede esista un'Europa di serie A e una di serie B: "Se una nave affonda non conta quanto hai pagato il biglietto". E sul gelo con Macron, spiega: "Rapporti normali, ma il vertice con Zelensky e Scholz è stato un errore"

Roma, 10 febbraio 2023 - Macron ha sbagliato, ma un vertice con due leader europei su 27 non vuol dire che l'Italia è isolata, ha spiegato la premier italiana Giorgia Meloni dopo il Consiglio europeo straordinario a Bruxelles, criticando alcuni titoli dei giornali sulle tensioni con la Francia, e il presunto isolamento dell'Italia dalle questioni ucraine. La presidente del Consiglio ha messo in guardia "chi pensa a una Europa in cui c'è chi conta di più e di meno, sbaglia. Secondo me quando si dice che l'Unione ha una prima classe e una terza classe vale la pena ricordarsi del Titanic. Se una nave affonda non conta quanto hai pagato il biglietto".

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Giorgia Meloni (Ansa)
Giorgia Meloni (Ansa)

"Niente gelo, ma Macron ha sbagliato"

La Meloni non vuol sentire parlare di gelo con la Francia, ma non nasconde che la mossa di Macron di un vertice a tre con Scholz e Zelensky (Ieri dalla premier definita "inopportuna"), sia stato un errore:  "In passato era sufficiente fare un foto e pensare che ciò definisse la capacità di incidere dell'Italia, ma il problema non è stare o non stare in una fotografia: la mia presa di posizione sull'incontro a tre di Parigi non ha a che vedere con il fatto che l'Italia non sia stata invitata. Se lo fossi stata avrei consigliato di non fare quella riunione perché a noi sull'Ucraina interessa soprattutto dare un messaggio di compattezza”. E ha aggiunto: "Non è facile per nessuno gestire il tela Ucraina con la propria opinione pubblica, tuttavia la scelta di un vertice a tre era politicamente sbagliata e per questo non la condividevo perchè occorre privilegiare la compattezza, l'unità dei Ventisette”. 

"Con Macron rapporti normali"

La premier ha quindi commentato una foto che la ritrae con Macron e il premier lussemburghese Bettel: "Siamo stati lì cinque minuti prima e ci siamo stretti la mano, con sorrisi davanti agli stessi fotografi. Poi Bettel parlava di una vacanza in Francia", sottolinea la Meloni: insomma con Macron "ci sono rapporti normali". E ha spiegato: "Delle volte lavoriamo insieme, delle volte siamo meno d'accordo. Ma sono rapporti politici. Mi pare che vengano raccontati come se stessimo alle medie, come se fosse un problema personale".

Da Italia e Francia i Samp-T all'Ucraina

La premier ha confermato la fornitura a Kiev di Samp-T, il sistema di difesa antiaerea di produzione italo-francese che servirà a fermare gli attacchi di droni, missili e aerei russi. "Siamo impegnati nella in joint venture, nella collaborazione, si sta procedendo velocemente e nei prossimi giorni saremo in grado di dichiarare che siamo pronti rispetto al sistema Samp-T", ha spiegato la presidente del Consiglio. La consegna all'esercito ucraino, secondo quanto indicato dalla Difesa, avverrà in primavera.

"I caccia a Kiev? Italia pronta a fare la sua parte"

"Siamo disponibili a fare la nostra parte a 360 gradi nel sostegno all'Ucraina ma c'è un quadro internazionale entro il quale operare", ha risposto così la premier alle domande dei giornalisti sulla possibile fornitura di jet da combattimento a Kiev e sulla posizione dell'Italia in merito. Meloni ha aggiunto: "Su questo preferiscono non dire nulla. In ogni caso sostenere militarmente l'Ucraina non è la condizione per una escalation della guerra, c'è una sola possibilità che alla fine possa esserci un tavolo negoziale ed è data dall'equilibrio delle forze in campo: se non difendessimo l'Ucraina non ci sarebbe equilibrio e avremmo un'invasione (totale) e questo porterebbe la guerra più vicina a casa nostra, non più lontana".