Martedì 15 Ottobre 2024

Meloni in Senato: "Maggioranza compatta, fatevene una ragione"

La premier in Aula in vista del Consiglio europeo ha parlato di sostegno a Israele e all'Ucraina, e di stretta sull'immigrazione illegale per il rischio terrorismo, annunciando un provvedimento Ue imminente per rafforzare il quadro giuridico e le politiche europee di contrasto al traffico di esseri umani

Roma, 25 ottobre 2023 – Medio Oriente, Ucraina ed emergenza immigrazione, con rischio terrorismo, sono i temi che Giorgia Meloni ha comunicato nell'Aula del Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo.

Giorgia Meloni in Senato
Giorgia Meloni in Senato

“Vicinanza ai parenti delle vittime di Hamas”

"Voglio esprimere la mia vicinanza umana ai famigliari delle vittime dell'attacco di Hamas del 7 ottobre", ha esordito il presidente del Consiglio ricevendo gli applausi dei senatori. "Non devono esserci dubbi nel sostenere il diritto di Israele a esistere e difendere i propri confini. Sono convinta che la barbarie di Hamas avesse un obiettivo preciso, che non è difendere il popolo palestinese, ma procurare un conflitto più esteso, costringendo a Israele a una reazione contro Gaza che minasse qualsiasi coraggioso dialogo. Per Hamas cancellare Israele è una strategia di lungo periodo".

"La ferocia che abbiamo visto, il tentativo di disumanizzare nemico fanatismo religioso ideologico" che prova a "obnubilare ragione e annichilire il senso di umanità: ci spaventa molto come italiani e europei, sono immagini viste più volte nella nostra storia, che ha visto la sua forma più atroce nella persecuzione del popolo ebraico", ha continuato la premier.

"L'Italia ha un ruolo di ponte tra Europa e mediterraneo" per "impedire che si cada nella trappola dello scontro tra civiltà che avrebbe conseguenze inimmaginabili", ha sottolineato Giorgia Meloni. Questo è l'obiettivo di Hamas, e non la difesa del popolo palestinese che invece da Hamas "viene calpestato, ma provocare un conflitto più esteso".

La premier ha quindi ricordato che "non può esserci nessuna ambiguità nel condannare nel modo più fermo i crimini dei quali Hamas si è reso responsabile; non può esserci nessun distinguo sulla condanna ad ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che viene camuffata da avversione allo Stato d`Israele".

“Prospettiva due popoli e due Stati”

La soluzione secondo la Meloni va cercata nella "prospettiva due popoli e due Stati". "Il Consiglio europeo che si apre domani si celebra in una fase storica e in un contesto internazionale ancora più difficili, per certi versi drammatici, dei precedenti. L`Unione Europea è chiamata a dare risposte forti e urgenti alle difficoltà che la sfidano, dall’interno e dall’esterno. Non sarà quindi un Consiglio di routine, non mi aspetto nemmeno un Consiglio per così dire semplice, ammesso che ne siano mai esistiti. La discussione sarà inevitabilmente condizionata dai terribili eventi che hanno insanguinato il Medio Oriente". ha affermato la Meloni.

"Possibile legame tra terrorismo e immigrazione illegale"

E' "possibile" un legame tra migrazione irregolare e terrorismo, ha continuato la presidente del Consiglio, nelle comunicazioni in Senato. "L'intelligence conferma che dalla rotta balcanica possono arrivare per noi i maggiori rischi, questa è la ragione che ha spinto il governo ad agire tempestivamente sospendendo Schengen e ripristinando i controlli con la Slovenia".

La premier ritiene che "abbiamo quindi il dovere di alzare la guardia, come abbiamo fatto a partire dall'implementazione delle misure di protezione delle comunità ebraiche e dei luoghi sensibili in tutta Italia". Parlando del rischio di azioni di "lupi solitari", la premier ha detto: "E come hanno fatto nelle ultime ore le nostre forze dell'ordine, che ringrazio a nome di tutti gli italiani per lo straordinario lavoro che svolgono ogni giorno al servizio della nazione, assicurando alla giustizia alcuni fondamentalisti pronti a colpire in qualsiasi momento".

Quindi la Meloni ha assicurato che "la stessa presidente" Ursula von der Leyen "ha inviato in queste ore una lettera al Consiglio dando atto dei passi concreti fatti in questa direzione e annunciando, tra l'altro, un provvedimento imminente per rafforzare il quadro giuridico e le politiche europee di contrasto al traffico di esseri umani. È un impegno significativo che siamo pronti a sostenere".

"Sostegno all'Ucraina"

"In mondo in cui non esistono più linee rosse invalicabili è un Mondo insicuro per tutti, anche per noi, non solo per chi è coinvolto nei conflitti. Non è un caso che non ci siano state condanne specifiche della Russia dell'attacco di Hamas". La premier vuole ribadire "il sostegno al popolo ucraino. Non dobbiamo fare l'errore di affievolire il sostegno alla causa ucraina. Quindi L'Italia guarda "non solo al presente ma un futuro di pace, a un futuro europeo per l'Ucraina".

"Non è un caso se Putin non ha condannato Hamas"

"La crisi in Medio Oriente, neanche a dirlo, ci riguarda direttamente. Riguarda l'Italia, riguarda l'Europa riguarda l'Occidente. Non solo per le conseguenze che potrebbe creare, ma anche perché un mondo nel quale saltano non solo il diritto internazionale ma anche le più elementari regole di convivenza tra Stati e popoli, è un mondo che rischia di piombare nel caos. E' quello che il governo italiano sostiene fin dall'inizio con la guerra d'aggressione della Russia all'Ucraina ed è quello che ribadiamo anche oggi in quest'Aula: un mondo in cui non esistono più linee rosse invalicabili è un mondo meno sicuro e meno giusto per ciascuno di noi, non solo per gli Stati e i popoli direttamente coinvolti nei conflitti", ha spiegato il presidente del Consiglio Giorgia ai senatori presenti.

"L'allargamento del disordine nello scenario mondiale conviene solo a chi ha interesse a metter fine al complesso sistema di regole sul quale si basa la convivenza pacifica tra gli Stati", ha sottolineato. "E non è un caso che non ci sia stata una specifica condanna da parte della Federazione Russa del feroce attacco di Hamas e che, addirittura, risultino apprezzamenti da parte di Hamas per la posizione del presidente Putin sulla questione. Anche per questa ragione, il consiglio europeo intende confermare il suo convinto sostegno al popolo ucraino che da 608 giorni combatte per la libertà e l'indipendenza della propria nazione".

"Non cadere nella trappola dello scontro tra civiltà"

"Considero vitale, in questa fase, il dialogo con i Paesi arabi e musulmani - e l'Italia svolge storicamente un ponte di dialogo tra Europa, Mediterraneo Medio oriente - per impedire che si cada nella trappola di uno scontro tra civiltà che avrebbe conseguenze inimmaginabili" ha sottolineato la premier.

"Maggioranza compatta, fatevene una ragione"

Poi la Meloni ha mandato un messaggio alle opposizioni: "L'Italia affronterà" la discussione al Consiglio europeo sui temi in agenda "con le idee chiare, la schiena dritta, la credibilità che ha saputo conquistarsi in questo anno, smentendo in poco tempo anche i più scettici. Lo abbiamo fatto grazie a una visione coerente e definita, alla fiducia degli italiani che sentiamo forte alle nostre spalle, grazie al sostegno di una maggioranza politica compatta figlia di quella fiducia, fatevene una ragione, grazie a un governo che ha finalmente un orizzonte di legislatura, grazie a un lavoro serio e incessante che ha fatto comprendere a tutti che abbiamo l'orgoglio di rappresentare una Nazione straordinaria e abbiamo soprattutto la capacità e la volontà di giocare ogni partita da protagonisti". E ha concluso il suo intervento al Senato: "Perché siamo l'Italia e finalmente ne siamo consapevoli".