Italian Prime Minister Giorgia Meloni attends his year-end press conference in Rome, Italy, 29 December 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI

La premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno (Ansa)

Roma, 29 dicembre 2022 - Manovra, Covid, giustizia, ma anche guerra in Ucraina e presidenzialismo. Sono questi i temi toccati nel tradizionale appuntamento di fine anno con i media dalla premier Giorgia Meloni, che però preferisce parlare più di una conferenza stampa di "inizio mandato". "Non è esattamente" la conferenza stampa "di un governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa di inizio mandato", spiega la presidente del Consiglio, sottolineando che "un giorno tornerò alla mia professione" di giornalista. "Perché ho sempre pensato che la politica sia un passaggio transitorio per tutti", dice. Tre ore di domande (ben 45) e risposte, durante le quali la presidente del Consiglio ha ammesso di sentire "il peso" del paragone con Mario Draghi, ma di trovare la cosa stimolante.  "Dovevavo arrivare le piaghe d'Egitto dopo quel govenro e invece siamo qui a difendere con onore la nazione", osserva rimarcando che con gli alleati di governo ha "un orizzonte temporale di 5 anni".    Manovra e alleati Covid Lavoro e reddito di cittadinanza Pnrr  Mafia, intercettazioni e riforma giustizia Presidenzialismo Qatargate, Nato e Iran Guerra in Ucraina e rapporti con la Russia Msi e 25 aprile     Manovra e alleati "Mi fido dei miei alleati al governo, al di là dei dibattiti naturali all'interno" di una coalizione, "ci sono sfumature diverse ma contano i fatti", afferma quindi Meloni ricordando come il via libera alla legge di bilancio non sia stata "facile". "E' stata una manovra politica. Pur riuscendo ad investire la gran parte delle risorse sul caro bollette siamo riusciti a iniziare a mantenere gli impegni presi", afferma la premier. "La legge di bilancio è stata approvata in un'ora - evidenzia -. La volontà è di lavorare bene e mantenere le scadenze. Ci siamo riusciti. Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso certamente lamentarmi". "Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade, ma siamo in una situazione di grande emergenza: i provvedimenti energetici costano mediamente 5 miliardi di euro al mese - aggiunge il capo del governo -. Il tetto del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse potrebbe liberarsi per altri provvedimenti". Nella manovra, dice ancora, "non ci sono condoni". "Abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione - spiega -. Le uniche cartelle stralciate - aggiunge - sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a 1000 euro banalmente perché conviene allo Stato di più la loro distruzione. Vogliamo immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l'evasione fiscale".                   Covid Non manca, ovviamente, la domanda sul Covid e l'esplosione di casi in Cina. "Ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato. Abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma la disposizione è efficace se viene presa da tutta l'Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no", spiega la premier. "Il ministro Schillaci mi dice che i primi casi" di persone provenienti dalla Cina "sequenziati sono varianti omicron già presenti in Italia: in questo momento la situazione dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante - risponde Meloni -. Per il futuro credo che la soluzione siano sempre i controlli, i tamponi, le mascherine: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese". "La mia idea - spiega - è lavorare prioritariamente sulla responsabilità cittadini non sulla coercizione. Oggi la situazione in Italia è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto per minuto".  Sollecitata sui vaccini, Meloni spiega che c'è "la campagna del governo che invita alla vaccinazione soprattutto gli anziani e i fragili che sono i soggetti più a rischio e su cui mi sento di fare un invito più deciso" all'immunizzazione. "Per gli altri - aggiunge - l'invito è di rivolgersi al medico che ne sa qualcosa più di me".  Tamponi obbligatori Covid per chi arriva dalla Cina: l'ordinanza del ministro Schillaci  Lavoro e reddito di cittadinanza Spazio poi all'abolizione del reddito di cittadinanza. "Il lavoro lo creano le aziende, lo Stato non può abbattere la povertà per decreto", dice Meloni ricordando la misura della decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato. "Bisogna evitare che il lavoro sia fatto in nero. Occorre diversificare le tipologie contrattuali facendo i controlli per evitare distorsioni", spiega rilanciando il sistema dei voucher, "alcune degenerazioni del passato oggi sono più difficili". La premier ricorda come il governo sul reddito di cittadinanza abbia deciso di mantenere le tutele per sette mesi perché "vogliamo affrontare la sfida di trovare posti di lavoro" a chi vuole. "Mentre l'Italia in passato spendeva otto miliardi di euro" per mantenere "persone in grado di lavorare", sempre "l'Italia decideva di restituire otto miliardi di euro all'Europa per il fondo sociale europeo. Ora ci sono tredici miliardi per la nuova programmazione e poi i fondi del Pnrr", prosegue la presidente del Consiglio. "Io immagino un meccanismo così: quando ci si reca a un centro per l'impiego il soggetto deve essere in grado di indicare il lavoro e chi pensa alla formazione", sottolinea. "Se il tema della congruità è 'io non voglio accettare un lavoro sottopagato' sono d'accordo, ma se il tema della congruità è 'non considero il lavoro all'attesa dei miei studi' allora no. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni ma non capita a tutti - dice Meloni -, non si può pensare di rimanere a casa" e "farsi mantenere da chi paga le tasse". "Bisogna creare una filiera di rapporto tra il mondo dell'istruzione e del lavoro. Per parte non si trova il lavoro, ma per parte non si trovano i lavoratori". "Questa è la sfida da affrontare - conclude Meloni - è un fatto culturale, mettersi in gioco per avere le proprie soddisfazioni". Pnrr  "Sono contenta che l'Italia sia riuscita a raggiungere tutti e 55 gli obiettivi previsti dal Pnrr per richiedere la tranche di 19 miliardi di euro", dice Meloni commentando il traguardo raggiunto per il secondo semetre dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza. "Quando siamo arrivati erano stati conseguiti 25 obiettivi su 55, quindi abbiamo lavorato per terminare gli altri 30. Direi che questa staffetta ha funzionato". "Ora si entra nella parte più difficile - aggiunge -. Se non affrontiamo il tema dei costi delle materie prima si rischia che queste risorse non arrivino a terra. Altra cosa importante è semplificare, siamo tutti testimoni di come in Italia ci sia una difficoltà nello spendere le risorse, portare avanti le opere pubbliche e lavorare velocemente, credo che la riforma del Codice degli Appalti sia fondamentale in questo senso. Non è un lavoro facile". Mafia, intercettazioni e riforma giustizia "La mia e la nostra battaglia per la legalità e contro la mafia sarà a 360 gradi", dice poi la presidente del Consiglio, confermando che la sua carriera "è stata ispirata da Borsellino". "Il nostro primo provvedimento è stato contro la mafia, salvando l'ergastolo ostativo. Dispiace aver visto una opposizione così dura su un provvedimento di questo genere", sottolinea. Quanto al capitolo intercettazioni, sottolinea: "Non intendiamo privare la magistratura dello strumento delle intercettazioni" ma "occorre evitare l'abuso ed evitare il cortocircuito nel rapporto tra media e intercettazioni finite sui giornali" solo per interessi.  Meloni sottolinea poi che "la riforma della giustizia è una priorità per cui serve un governo coraggioso e deciso", qualità "che non ci mancano". "Nei prossimi mesi lavoreremo per mettere a punto la riforma della giustizia, col tema anche della separazione delle carriere. La materia della giustizia ha bisogno di un tagliando - dice -. Ma abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia".  Presidenzialismo La presidente del Consiglio ricorda poi "il presidenzialismo è una mia priorità, punto a farlo entro questa legislatura". "Può solo fare bene all'Italia, consente stabilità e governi frutto di indicazioni popolari chiare. Sono sempre partita dal sistema francese non perchè sia il mio preferito ma quello più condiviso, penso a una riforma condivisa - afferma Meloni -. Sullo strumento, bene Bicamerale se utile, altrimenti è dilatorio. Entro gennaio colloqui tra Casellati e opposizione: quindi decideremo. Non escludo iniziativa del governo, ma se è più coinvolgente nessun problema a partire dal parlamento. Vorrei fosse mia eredità".  Qatargate, Nato e Iran La premier conferma poi l'impegno "del 2% del Pil investito per la Difesa" da parte dell'Italia. "È un impegno assunto con la Nato che tutti cercano di rispettare il più possibile. Il tema è che la libertà delle Nazioni ha un costo, se appalti la tua sicurezza a qualcuno devi sapere che quel qualcuno non lo farà gratis. L'Italia sta facendo e farà la sua parte, lo farà per essere credibile", rimarca.  Sullo scandalo del Qatargate, invece, "una cosa mi ha molto innervosito: molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione 'italian job', come se fosse una macchia sulla nostra nazione - dice Giorgia Meloni -. La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci ed esponenti di altre nazioni. Semmai è un tema di partito, un socialist job. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un conservative job. Riguarda una famiglia politica ma non l'Italia. Va difeso l'orgoglio e l'onore della nazione che rappresento dagli attacchi. Le responsabilità sono trasversali non fra i partiti ma fra le nazioni".  Non manca poi un passaggio su quello che sta accadendo in Iran. "Per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre, abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se queste repressioni non dovessero cessare e non si dovese tornare indietro, l'atteggiamento dell'Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di una interlocuzione a livello ineternazionale".  Guerra in Ucraina e rapporti con la Russia "E sui rapporti Italia-Russia?", chiede la giornalista dell'agenzia Tass. "Confermo che storicamente i rapporti tra Italia e Russia sono rapporti solidi. Ho difeso la scelta de La Scala di Milano di dedicare la sua prima ad un'opera russa. Non credo che le scelte politiche del governo russo debbano ricadere sui suoi cittadini - dice Giorgia Meloni -. Ciò non toglie che quelle scelte ci sono. Sono scelte di violazione del diritto internazionale che se la comunità internazionale dovesse accettare farebbero cadere l'intero castello dei diritti internazionali. L'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina significa far passare il messaggio che chi è più forte militarmente può invadere il proprio vicino. All'Italia può mancare il turismo russo, ma ci sono cose che non si possono piegare ai nostri desideri. Spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell'errore che sta facendo e decida di fermare l'invasione dell'Ucraina. Fino a quando non succederà, continueremo a sostenere il governo ucraino".   Msi e 25 aprile Meloni parla anche della polemica sollevata per la celebrazione (sui social) del compleanno del Movimento sociale italiano da parte di Ignazio La Russa e Isabella Rauti. "Il Movimento sociale italiano ha avuto un ruolo importante verso la democrazia milioni di italiani sconfitti" dalla guerra, "è stato un partito presente nelle dinamiche parlamentari, della destra, democratico. È stato un partito che ha avuto un ruolo molto importante nel combattere la violenza politica, il terrorismo", dice la premier. "Msi ha avuto un ruolo molto importante nella storia di questa nazione. Perché deve diventare ora impresentabile? Non mi piace questo gioco al rilancio, per il quale si debba fare sempre di più. Msi è sempre stato chiaro sulla lotta all'antisemitismo", conclude. Quindi fa sapere che parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile.

Politica

<p>Roma, 29 dicembre 2022 - <strong>Manovra</strong>, Covid, giustizia, ma anche <a href="https://www.quotidiano.net/esteri/guerra-ucraina-diretta-29-12-2022-1.8420433">guerra in Ucraina</a>&nbsp;e <strong>presidenzialismo</strong>.&nbsp;Sono questi i temi toccati nel tradizionale appuntamento&nbsp;di fine anno con i media dalla <strong>premier Giorgia Meloni</strong>, che però preferisce parlare più di una <strong>conferenza stampa</strong> di "inizio mandato". "Non è esattamente" la conferenza stampa "di un governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa di inizio mandato", spiega la presidente del Consiglio, sottolineando che "un giorno tornerò alla mia professione" di giornalista. "Perché ho sempre pensato che la politica sia un passaggio transitorio per tutti", dice. Tre ore di domande (ben 45) e risposte, durante le quali la presidente del Consiglio ha ammesso di sentire "il peso" del paragone con Mario Draghi, ma di trovare la cosa stimolante.&nbsp;&nbsp;"Dovevavo arrivare le piaghe d'Egitto dopo quel govenro e invece siamo qui a difendere con onore la nazione", osserva rimarcando che con gli alleati di governo ha "un orizzonte temporale di 5 anni".</p> 
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<p>"<strong>Mi fido dei miei alleati </strong>al governo, al di là&nbsp;dei dibattiti naturali all'interno" di una coalizione, "ci sono sfumature diverse ma contano i fatti",&nbsp;afferma quindi Meloni ricordando&nbsp;come il <a href="https://www.quotidiano.net/economia/manovra-fiducia-senato-1.8420760"><strong>via libera alla legge di bilancio</strong></a> non sia stata "facile". "E' stata una manovra politica. Pur riuscendo ad investire la gran parte delle risorse sul caro bollette siamo riusciti a iniziare a mantenere gli impegni presi", afferma la premier. "La legge di bilancio è&nbsp;stata approvata in un'ora -&nbsp;evidenzia -. La volontà&nbsp;è&nbsp;di lavorare bene e mantenere le scadenze. Ci siamo riusciti. Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso certamente lamentarmi".&nbsp;"Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade, ma siamo in una situazione di grande emergenza: i <strong>provvedimenti energetici</strong> costano mediamente 5 miliardi di euro al mese - aggiunge il capo del governo -. Il tetto del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse potrebbe liberarsi per altri provvedimenti".</p> 
<p>Nella manovra, dice ancora,<strong> "non ci sono condoni"</strong>. "Abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione - spiega -.&nbsp;Le uniche <strong>cartelle stralciate</strong> - aggiunge - sono quelle vecchie più di 7 anni e <strong>inferiori a 1000 euro</strong> banalmente perché conviene allo Stato di più la loro distruzione. Vogliamo immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l'evasione fiscale".&nbsp; &nbsp; &nbsp;</p> 
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<p>Non manca, ovviamente, la domanda sul <strong>Covid</strong> e l'esplosione di casi in Cina.&nbsp;"Ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato.&nbsp;Abbiamo<strong> disposto il <a href="https://www.quotidiano.net/cronaca/tamponi-covid-per-chi-arriva-dalla-cina-1.8420957">tampone</a>&nbsp;</strong>per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma la disposizione è efficace se viene presa da tutta l'Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no", spiega la premier.&nbsp;"<strong><a href="https://www.quotidiano.net/cronaca/covid-cina-italia-oggi-1.8420765">Il ministro Schillaci</a>&nbsp;</strong>mi dice che i primi casi" di persone provenienti dalla Cina "sequenziati sono varianti omicron già presenti in Italia: in questo momento la situazione dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante - risponde Meloni -. Per il futuro credo che la soluzione siano sempre <strong>i controlli, i tamponi, le mascherine</strong>: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese". "La mia idea - spiega - è lavorare prioritariamente sulla responsabilità cittadini non sulla coercizione. Oggi <strong>la situazione in Italia è abbastanza sotto controllo</strong>, stiamo monitorando minuto per minuto".&nbsp;</p> 
<p>Sollecitata sui <strong>vaccini</strong>, Meloni spiega che c'è "la campagna del governo che invita alla <strong>vaccinazione</strong> soprattutto gli anziani e i fragili che sono i soggetti più a rischio e su cui mi sento di fare un invito più deciso"&nbsp;all'immunizzazione. "Per gli altri - aggiunge - l'invito è di rivolgersi al medico che ne sa qualcosa più di me".&nbsp;</p> 
<p><strong><a href="https://www.quotidiano.net/cronaca/tamponi-covid-per-chi-arriva-dalla-cina-1.8420957">Tamponi obbligatori Covid per chi arriva dalla Cina:&nbsp;l'ordinanza del ministro&nbsp;Schillaci</a></strong></p> 
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<p>"Io immagino un meccanismo così: quando ci si reca a&nbsp;un centro per l'impiego il soggetto deve essere in grado di indicare il&nbsp;lavoro e chi pensa alla formazione", sottolinea. "Se il tema della congruità è&nbsp;'io non voglio accettare un&nbsp;lavoro sottopagato' sono d'accordo, ma se <strong>il tema della congruità</strong> è&nbsp;'non considero il&nbsp;lavoro all'attesa dei miei studi' allora no. Tutti vorremmo trovare il&nbsp;lavoro dei nostri sogni ma non capita a tutti - dice&nbsp;Meloni -, non si può&nbsp;pensare di rimanere a casa" e "farsi mantenere da chi paga le tasse". "Bisogna creare una filiera di rapporto tra il mondo dell'istruzione e del&nbsp;lavoro. Per parte non si trova il&nbsp;lavoro, ma per parte non si trovano i lavoratori". "Questa è&nbsp;la sfida da affrontare - conclude&nbsp;Meloni - è un fatto culturale, mettersi in gioco per avere le proprie soddisfazioni".</p> 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Pnrr&nbsp;" name="Pnrr&nbsp;" rel="nofollow">Pnrr&nbsp;</a></h2> 
<p>"Sono contenta che l'Italia sia riuscita a raggiungere tutti e <strong>55 gli obiettivi previsti dal Pnrr</strong> per richiedere la tranche di 19 miliardi di euro", dice Meloni commentando il traguardo raggiunto per il secondo semetre dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza. "Quando siamo arrivati erano stati conseguiti 25 obiettivi su 55, quindi abbiamo lavorato per terminare gli altri 30. Direi che questa staffetta ha funzionato". "Ora si entra nella parte più difficile - aggiunge -. Se non affrontiamo il tema dei costi delle materie prima si rischia che queste risorse non arrivino a terra. Altra cosa importante è semplificare, siamo tutti testimoni di come in Italia ci sia una difficoltà nello spendere le risorse, portare avanti le opere pubbliche e lavorare velocemente, credo che la riforma del Codice degli Appalti sia fondamentale in questo senso. Non è un lavoro facile".</p> 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Mafia, intercettazioni e riforma giustizia" name="Mafia, intercettazioni e riforma giustizia" rel="nofollow">Mafia, intercettazioni e riforma giustizia</a></h2> 
<p>"La mia e la nostra battaglia per la legalità e contro la&nbsp;mafia sarà a 360 gradi", dice poi la presidente del Consiglio, confermando che la sua carriera "è stata ispirata da Borsellino". "Il nostro primo provvedimento è stato contro la&nbsp;mafia, salvando <strong>l'ergastolo ostativo</strong>. Dispiace aver visto una opposizione così dura su un provvedimento di questo genere", sottolinea. Quanto al capitolo <strong>intercettazioni</strong>, sottolinea: "Non intendiamo privare la magistratura dello strumento delle intercettazioni" ma "occorre evitare l'abuso ed evitare il cortocircuito nel rapporto tra media e intercettazioni finite sui giornali" solo per interessi.&nbsp;</p> 
<p>Meloni sottolinea poi che "la <strong>riforma della giustizia</strong> è una priorità per cui serve un governo coraggioso e deciso", qualità "che non ci mancano". "Nei prossimi mesi lavoreremo per mettere a punto la riforma della&nbsp;giustizia, col tema anche della separazione delle carriere. La materia della&nbsp;giustizia ha bisogno di un tagliando - dice -. Ma abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia".</p> 
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<p>La premier conferma poi l'impegno "del <strong>2% del Pil investito per la Difesa</strong>" da parte dell'Italia. "È&nbsp;un impegno assunto con la&nbsp;<strong>Nato</strong> che tutti cercano di rispettare il più possibile. Il tema è che la libertà delle Nazioni ha un costo, se appalti la tua sicurezza a qualcuno devi sapere che quel qualcuno non lo farà gratis. L'Italia sta facendo e farà la sua parte, lo farà per essere credibile", rimarca.&nbsp;</p> 
<p>Sullo scandalo del <strong>Qatargate</strong>, invece, "una cosa mi ha molto innervosito: molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione <strong>'italian job'</strong>, come se fosse una macchia sulla nostra nazione - dice Giorgia Meloni -. La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci ed esponenti di altre nazioni. Semmai è un tema di partito, un socialist job. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un conservative job. Riguarda una famiglia politica ma non l'Italia. Va difeso l'orgoglio e l'onore della nazione che rappresento dagli attacchi. Le responsabilità sono trasversali non fra i partiti ma fra le nazioni".&nbsp;</p> 
<p>Non manca poi un passaggio su quello che sta accadendo in <strong>Iran</strong>. "Per noi è inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre, abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se queste repressioni non dovessero cessare e non si dovese tornare indietro, l'atteggiamento dell'Italia dovrà cambiare, con quale provvedimento dovrà essere oggetto di una interlocuzione a livello ineternazionale".</p> 
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<p>"E sui rapporti Italia-Russia?", chiede la giornalista dell'agenzia Tass. "Confermo che storicamente i <strong>rapporti tra Italia e Russia</strong> sono rapporti solidi. Ho difeso la scelta de La Scala di Milano di dedicare la sua prima ad un'opera russa. Non credo che le scelte politiche del governo russo debbano ricadere sui suoi cittadini - dice Giorgia Meloni -. Ciò non toglie che quelle scelte ci sono. Sono scelte di violazione del diritto internazionale che se la comunità internazionale dovesse accettare farebbero cadere l'intero castello dei diritti internazionali. <strong>L'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina</strong> significa far passare il messaggio che chi è più forte militarmente può invadere il proprio vicino. All'Italia può mancare il turismo russo, ma ci sono cose che non si possono piegare ai nostri desideri. Spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell'errore che sta facendo e decida di fermare l'invasione dell'Ucraina. Fino a quando non succederà, continueremo a sostenere il governo ucraino".&nbsp;</p> 
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<p>Meloni parla anche della polemica sollevata per la celebrazione (sui social) del&nbsp;<span>compleanno del<span>&nbsp;</span></span><strong>Movimento sociale italiano </strong>da parte di Ignazio La Russa e Isabella Rauti.&nbsp;"Il Movimento sociale italiano ha avuto un ruolo importante verso la democrazia milioni di italiani sconfitti" dalla guerra, "è&nbsp;stato un partito presente nelle dinamiche parlamentari, della destra, democratico. È&nbsp;stato un partito che ha avuto un ruolo molto importante nel combattere la violenza politica, il terrorismo", dice la premier. "Msi ha avuto un ruolo molto importante nella storia di questa nazione. Perché deve diventare ora impresentabile? Non mi piace questo gioco al rilancio, per il quale si debba fare sempre di più.&nbsp;Msi è&nbsp;sempre stato chiaro sulla lotta all'antisemitismo", conclude. Quindi fa sapere che parteciperà alle <strong>celebrazioni del 25 aprile</strong>.</p> 
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