Martedì 12 Novembre 2024

Maxi emendamento per la manovra. E il Mes torna in Aula

Il governo cede sulla manovra: arriverà un maxi-emendamento da 100 milioni. Torna in calendario il Mes, mentre il Colle autorizza la presentazione del disegno di legge di riforma sul premierato.

ROMA

Alla fine il governo cede sulla manovra: i partiti di maggioranza potranno proporre modifiche, purché condivise. Arriverà un maxi-emendamentto a tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, con le richieste di spesa tarate su un tesoretto da 100 milioni. Poca roba, ma forse si potrà aggiungere qualcosa su pensioni e affitti brevi. Non sul Superbonus, come chiesto da FI, e non sul bonus psicologo, su cui insiste anche il Pd. Eppure dalle modifiche il governo non vorrebbe escludere l’opposizione a cui verrebbe riservata una quota dei fondi.

Un modo, forse, per attenuare lo smacco che la maggioranza ha confezionato sul salario minimo, su cui il centrodestra parrebbe pronto ad avanzare una sua proposta attraverso un emendamento alla proposta di legge dell’opposizione in discussione alla Camera.

Il menù di giornata ha visto anche il ritorno del Mes, che a Bruxelles aspetta solo il via libera italiano. Il Meccanismo europeo di stabilità, da sempre indigesto al centrodestra, è infatti tornato in calendario alla Camera, quarto punto all’ordine del giorno di mercoledì, seppure con alte probabilità di essere nuovamente posticipato. Una mossa che va letta all’interno della partita tra l’Italia e la Ue, in combo con le modifiche al patto di stabilità e con la maxi-multa sul dossier Balneari.

Il punto fermo di giornata, almeno uno, è arrivato perlomeno dal fronte delle riforme istituzionali. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri ha infatti autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge di riforma sul premierato. Anche se lì di concluso c’è ben poco: inizia adesso, dopo il sì del Colle, il lungo e travagliato percorso in Parlamento.

s. arm.